La Nuova Sardegna

POMPU. Comincerà il 28 ottobre, a Cagliari, il processo d’appello per l’omicidio del commerciante di Pompu, Antonio Murranca. Il pubblico ministero, Paolo De Falco, aveva presentato appello contro la sentenza di primo grado che aveva condannato Graziano Congiu a 25 anni e 6 mesi di reclusione, giudicandolo colpevole di omicidio volontario. Per gli altri due imputati, Lorenzo Contu e Stefano Murru, i giudici della Corte d’Assise avevano emesso una condanna, rispettivamente, a quattro anni e mezzo e a cinque anni per il reato di distruzione di cadavere.

Il pubblico ministero ha presentato appello, ritenendo ingiustificate le assoluzioni di Lorenzo Contu e Stefano Murru dall’accusa di omicidio e troppo bassa la pena per Graziano Congiu. I tre erano stati arrestati due mesi e mezzo dopo l’omicidio, avvenuto al rientro da una trasferta di Antonio Murranca in Gallura per la vendita di frutta e ortaggi.

Le circostanze in cui maturò il delitto non sono mai state chiarite, ma una serie di intercettazioni ambientale sommate a qualche testimonianza, portarono gli inquirenti sino agli amici allevatori che, secondo i giudici, la sera stessa del delitto bruciarono il corpo senza vita in un boschetto nelle campagne di Marrubiu. La difesa affidata agli avvocati Angelo Battista Marras per Graziano Congiu, Carlo Figus per Stefano Murru e Carlo Michele Ibba per Lorenzo Contu aveva sostenuto una tesi ben diversa. Le due posizioni si confronteranno nuovamente d’avanti ai giudici della Corte d’Assise d’appello.