La Nuova Sardegna

Oristano

Esercitazioni militari a Capo Frasca, secondo giorno di protesta dei pescatori

Esercitazioni militari a Capo Frasca, secondo giorno di protesta dei pescatori

L'obiettivo è riaprire il dialogo sugli indennizzi mai previsti per la marineria più importante dell'isola

05 ottobre 2016
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ORISTANO. Secondo giorno di protesta dei pescatori delle marinerie di Oristano, questa mattina a Capo Frasca, nel Golfo di Oristano: l'obiettivo è fermare le esercitazioni di tiro in attesa che la Difesa apra il dialogo con i pescatori sulle aree interdette a mare e sugli indennizzi, mai previsti per la marineria più importante dell'Isola. Le imbarcazioni, partite verso le 7:30, si trovano sul confine della cosiddetta campana di sgombero, pronte a oltrepassare il limite della zona interdetta al primo accenno di esercitazione militare.

Sono oltre un centinaio le barche, non solo di pescatori, che si trovano in mare guardate a vista dalle motovedette delle forze dell'ordine e della Capitaneria di porto. Tra i manifestanti anche il deputato di Unidos Mauro Pili che annuncia: «Siamo pronti ad entrare nella zona interdetta, anche se sappiamo che non ci saranno risposte in mattinata».

Nel frattempo a terra anche oggi un corteo a piedi è partito da Marceddì per giungere ai cancelli della base militare di Capo Frasca, dove oggi è prevista la visita della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito, in Sardegna da lunedì. I rappresentanti dei pescatori incontreranno i commissari poco prima del loro ingresso nel poligono, alle 10:30, per spiegare nel dettaglio le ragioni della protesta.

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