Il “non finito” bandito dal paese che cerca la bellezza
NUGHEDU SANTA VITTORIA. Dal grigio dei mattoni “faccia a vista” al ventaglio di tonalità tenui e accese delle facciate tinteggiate a nuovo: a Nughedu Santa Vittoria è cominciata la rivoluzione contro...
NUGHEDU SANTA VITTORIA. Dal grigio dei mattoni “faccia a vista” al ventaglio di tonalità tenui e accese delle facciate tinteggiate a nuovo: a Nughedu Santa Vittoria è cominciata la rivoluzione contro il «Non finito sardo». Per cambiare volto al paese, dove non è raro che l’estetica delle abitazioni e dei muri di cinta venga sacrificata per una comprensibile esigenza di risparmio, il Comune ha lanciato la campagna sul culto del bello incentivando i privati a completare e abbellire gli immobili con fondi del bilancio pubblico.
L’intento è di applicare il modello del Trentino Alto Adige al piccolo centro collinare, dando priorità all’aspetto esteriore del nucleo abitativo per rendere il paese un luogo ameno e accogliente per chi ci vive, per chi lo frequenta saltuariamente e per chi lo visita la prima volta e ne trae inevitabilmente l’impressione che poi influenzerà il suo giudizio e peserà su un possibile passaparola.
L’amministrazione ha messo sul piatto i primi 60mila euro, ma se l’iniziativa coglierà nel segno sarà replicata. Ai beneficiari sarà rimborsato il 60 per cento della spesa fino a un importo massimo di ottomila euro. Secondo una stima ancora indicativa questo primo pacchetto di risorse consentirà di soddisfare tra dieci e quindici domande. Sul piano teorico, però, il fabbisogno è di gran lunga superiore. Il dato emerge dal censimento avviato dal Comune. Il rilevamento è ancora in corso, ma sta confermando ciò che è visibile a occhio nudo, e cioè che nella maggior parte degli edifici di recente costruzione non è stata completata la facciata e tantomeno sono state rifinite le recinzioni di cortili e giardini.
Altro capitolo sono le abitazioni più antiche, in molti casi vuote e per questo spesso trascurate. Nei casi di presenza di eternit o di coperture fatiscenti, il finanziamento tornerà utile anche per rimuovere il materiale e rifare i tetti. Il bando è aperto alla partecipazione dei proprietari di tutte queste tipologie di immobili, compresi quelli costruiti entro i cinquecento metri dal perimetro urbano o abitati per pochi giorni all’anno dagli emigrati e dai cittadini che vivono in altre zone dell’isola.
«È un altro piccolo tassello della visione che abbiamo della Nughedu che verrà», ha detto il sindaco Francesco Mura immaginando, prima con i progetti di gestione del verde pubblico e di riqualificazione urbana, e poi con Nughedu social eating e l’eliminazione del Non finito sardo, un paese che combatte lo spopolamento con l’arma della bellezza. «Vogliamo farne un posto piacevole al gusto, all’olfatto e alla vista perché questa lotta è dura, ma noi la vinceremo, nonostante il pensiero di alcuni assessori regionali e la riforma degli enti locali». (mac)