La Nuova Sardegna

Oristano

nughedu santa vittoria

Il “non finito” bandito dal paese che cerca la bellezza

Il “non finito” bandito dal paese che cerca la bellezza

NUGHEDU SANTA VITTORIA. Dal grigio dei mattoni “faccia a vista” al ventaglio di tonalità tenui e accese delle facciate tinteggiate a nuovo: a Nughedu Santa Vittoria è cominciata la rivoluzione contro...

23 ottobre 2016
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NUGHEDU SANTA VITTORIA. Dal grigio dei mattoni “faccia a vista” al ventaglio di tonalità tenui e accese delle facciate tinteggiate a nuovo: a Nughedu Santa Vittoria è cominciata la rivoluzione contro il «Non finito sardo». Per cambiare volto al paese, dove non è raro che l’estetica delle abitazioni e dei muri di cinta venga sacrificata per una comprensibile esigenza di risparmio, il Comune ha lanciato la campagna sul culto del bello incentivando i privati a completare e abbellire gli immobili con fondi del bilancio pubblico.

L’intento è di applicare il modello del Trentino Alto Adige al piccolo centro collinare, dando priorità all’aspetto esteriore del nucleo abitativo per rendere il paese un luogo ameno e accogliente per chi ci vive, per chi lo frequenta saltuariamente e per chi lo visita la prima volta e ne trae inevitabilmente l’impressione che poi influenzerà il suo giudizio e peserà su un possibile passaparola.

L’amministrazione ha messo sul piatto i primi 60mila euro, ma se l’iniziativa coglierà nel segno sarà replicata. Ai beneficiari sarà rimborsato il 60 per cento della spesa fino a un importo massimo di ottomila euro. Secondo una stima ancora indicativa questo primo pacchetto di risorse consentirà di soddisfare tra dieci e quindici domande. Sul piano teorico, però, il fabbisogno è di gran lunga superiore. Il dato emerge dal censimento avviato dal Comune. Il rilevamento è ancora in corso, ma sta confermando ciò che è visibile a occhio nudo, e cioè che nella maggior parte degli edifici di recente costruzione non è stata completata la facciata e tantomeno sono state rifinite le recinzioni di cortili e giardini.

Altro capitolo sono le abitazioni più antiche, in molti casi vuote e per questo spesso trascurate. Nei casi di presenza di eternit o di coperture fatiscenti, il finanziamento tornerà utile anche per rimuovere il materiale e rifare i tetti. Il bando è aperto alla partecipazione dei proprietari di tutte queste tipologie di immobili, compresi quelli costruiti entro i cinquecento metri dal perimetro urbano o abitati per pochi giorni all’anno dagli emigrati e dai cittadini che vivono in altre zone dell’isola.

«È un altro piccolo tassello della visione che abbiamo della Nughedu che verrà», ha detto il sindaco Francesco Mura immaginando, prima con i progetti di gestione del verde pubblico e di riqualificazione urbana, e poi con Nughedu social eating e l’eliminazione del Non finito sardo, un paese che combatte lo spopolamento con l’arma della bellezza. «Vogliamo farne un posto piacevole al gusto, all’olfatto e alla vista perché questa lotta è dura, ma noi la vinceremo, nonostante il pensiero di alcuni assessori regionali e la riforma degli enti locali». (mac)

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