Abbanoa, 4 milioni in cerca di padrone
Contenzioso col Comune per le bollette 2006-2008: cambia ancora il giudice, tutto rinviato a febbraio 2017
ORISTANO. Il braccio di ferro tra Comune e Abbanoa continuerà, almeno sino a febbraio. E l’ennesimo ritardo è l’emblema di una situazione paradossale: era attesa per ieri la sentenza nel procedimento che vede opposto il Comune ad Abbanoa, i cui interessi sono tutelati dall’avvocato Gianna Caccavale, sulla questione dei 4 milioni che l'amministrazione chiede indietro al gestore idrico.
Abbanoa aveva incassato quei soldi anche per le annualità tra il 2006 e il 2008, quando però ancora non gestiva il servizio idrico in città: il Comune lo esercitava direttamente.
La sentenza non c’è stata. C’è stato, invece, l’ennesimo cambio di giudice ha fatto ancora una volta slittare la decisione. La prossima udienza è stata fissata per il 17 febbraio 2017.
La cosa incredibile è che la causa che si basa esclusivamente su prove documentali è iniziata nel 2011. È dal 2014, però, che tutti gli atti sono in mano ai giudici per le conclusioni. Al momento decisivo, però, ci sono puntualmente dei trasferimenti di sede o trasferimenti dalla sezione civile a quella penale con nuove nomine che bloccano tutto.
Stavolta il cambio ha riguardato il giudice Maurizio Lubrano che sarà sostituito dal giudice Antonio Angioi. Il nuovo magistrato dovrà però prendere contatto con l’argomento, conoscerlo. Prenderà in carico il fascicolo il 17 febbraio, ma ovviamente dovrà anche prendere visione ed esaminare gli atti per cui nemmeno per quella data si avrà la sentenza.
La sostanza, quindi, è che da sei anni non si riesce ad avere un pronunciamento su una materia all'apparenza semplicissima, visto che si basa interamente sul conteggio degli importi riscossi da Abbanoa una volta che è subentrata al Comune nella gestione della rete idrica e fognaria, anche per un periodo precedente.
Il Comune continua a chiedere i soldi incassati da Abbanoa grazie alla riscossione delle bollette per il trienno dal 2006 al 2008. L’amministrazione aveva anche presentato un’ingiunzione di pagamento nei confronti di Abbanoa. Il gestore idrico replica che quei soldi non sono dovuti perché il credito - riguarda le spese di gestione dell'acquedotto - sarebbe stato calcolato unilateralmente.
Per il pronunciamento del giudice, quindi, bisognerà attendere ancora: la sentenza potrebbe arrivare proprio a ridosso delle prossime elezioni comunali.
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