La Nuova Sardegna

Oristano

SEDILO

Dopo il voto d’emergenza il sindaco verso l’addio

Dopo il voto d’emergenza il sindaco verso l’addio

SEDILO. L’epilogo della crisi sembra vicino. Il clima rovente dell’ultima riunione consiliare potrebbe produrre delle conseguenze nel volgere di pochi giorni. Il sindaco Alessio Petretto non si è...

23 novembre 2016
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SEDILO. L’epilogo della crisi sembra vicino. Il clima rovente dell’ultima riunione consiliare potrebbe produrre delle conseguenze nel volgere di pochi giorni. Il sindaco Alessio Petretto non si è sbottonato ma un’alternativa a quella di decretare la fine della legislatura appare poco verosimile. La logica dei numeri e l’ennesimo scontro interno inducono a credere che le dimissioni del primo cittadino siano solo questione di giorni. Petretto ha portato a casa il risultato ma a un prezzo alto, come lui stesso ha fatto intendere ammettendo di aver convocato l’ organo collegiale controvoglia pur di evitare di perdere le risorse finanziarie di quelle opere e progettazioni che diversamente rischiavano il blocco. A meno che non avesse provveduto il commissario, soluzione più volte invocata dalla minoranza. La strategia scelta è stata invece quella di riportare in aula le variazioni al bilancio lasciando a ciascun consigliere la libertà di scegliere se approvare o stralciare le voci di spesa. Così, con i mal di pancia della componente più larga della maggioranza, che ha approvato la delibera «Solo per senso di responsabilità», e le perplessità sulla modalità esternate dall’opposizione – che si è astenuta – sono passate le coperture finanziarie relative alla progettazione dell’ ampliamento del cimitero (12mila euro) e alla revisione del piano di protezione civile (7mila, agli impianti sportivi (91mila) e ad altre spese per un totale di 123mila euro. Alcune di queste fortemente osteggiate dai dissidenti e portate come esempio dei metodi antidemocratici attribuiti al capo dell’esecutivo. Un’imputazione ribadita nel documento firmato da Salvatore Pes, Mario Zacchino, Salvatore Porcu, Maria Meloni, Mauro Niola e Stefano Pes, che hanno anche annunciato un incontro con la cittadinanza. I consiglieri hanno abiurato Alessio Petretto: «Ci siamo resi conto di essere stati imprudenti nella scelta del candidato sindaco, che si è rivelato indisponibile al confronto e al lavoro di gruppo». Paris po Sedilo ha rivolto i suoi strali anche alla minoranza, che aveva alluso a metodi poco ortodossi della «Parte spregiudicata dello slogan “tutto si può fare”». Ergo: «Cambiare a piacere il piano particolareggiato, assunzioni e promozioni di amici e parenti, l’Ardia senza autorizzazioni veterinarie». «Il nostro operato è sempre stato trasparente e vi preghiamo di portare all’attenzione di istituzioni e popolazione i documenti accusatori» hanno detto in tono di sfida i consiglieri prima di riesumare le determinazioni dell’area Cultura, «Nelle quali il responsabile, nonché sindaco Umberto Cocco, concedeva contributi straordinari per 24mila euro all’associazione Frontes. Guardacaso la sede legale dell’associazione corrispondeva al domicilio del suo rappresentante legale, il sindaco Cocco».

Maria Antonietta Cossu

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