La Nuova Sardegna

Oristano

Consorzio di Bonifica conguagli contestati Monito da Arborea

di Cristina Diana
Consorzio di Bonifica conguagli contestati Monito da Arborea

Il sindaco Manuela Pintus si appella alla Regione «Ulteriore salasso gli arretrati del periodo 2006-2008»

27 novembre 2016
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ARBOREA. Le bollette del Consorzio di Bonifica ennesimo colpo al settore agricolo. Questa la preoccupazione del primo cittadino Manuela Pintus, che con una lettera al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi esprime le urgenti necessità del comparto agricolo e zootecnico locale e il bisogno di interventi decisi e mirati. «Visto l’annuncio di emissione a ruolo da parte del Consorzio di Bonifica di cartelle relative ai conguagli per costi supplementari irrigui inerenti al triennio 2006-2008, siamo preoccupati per le pesanti ripercussioni che questi avrebbero sul settore agricolo, che riveste valore strategico primario per l’economia dell’intera provincia, a fronte di un periodo già prolungato di pesante crisi per gli operatori del settore. Si comprendono perfettamente, da questo punto di vista, le preoccupazioni scaturite dagli operatori del settore, dalle associazioni di categoria e dalle principali sigle sindacali, visto che nello specifico ambito territoriale di Arborea, diverse problematiche investono sia il comparto ortofrutta, sia il comparto del latte bovino e dell’allevamento in genere». La costante riduzione del prezzo medio del latte alla stalla che l’Italia ha registrato per ben trenta mesi ha infatti penalizzato pesantemente il settore del latte bovino: «La situazione degli allevatori dei bovini da latte è di forte crisi a causa di un basso livello di remunerazione del latte prodotto, in circa trenta mesi si sono persi quasi 8 centesimi per chilo di latte – continua la Pintus – e per rendere evidente il peso che tale situazione determina nell’economia reale, per una stalla di 80 capi adulti che realizza in un anno circa 800 mila chili di latte, 8 centesimi al chilo equivalgono a una perdita annuale di ricavi pari a 64 mila euro». In virtù di questo ciclo solo di recente invertito da un leggero rialzo, sarà necessario attendere diversi anni per assorbire le perdite registrate nell’arco di trenta mesi di sofferenza del mercato. «Per quanto concerne il comparto ortofrutta, è noto il trend al ribasso dei prezzi dei prodotti. La calendarizzazione della campagna irrigua inoltre non sempre tiene conto delle reali esigenze degli agricoltori. Per un prodotto come la fragola, che ricopre un’importanza vitale ad Arborea, per sopperire alla mancanza d’acqua consortile dopo la metà di novembre i produttori devono attingere dai pozzi che possiedono una maggiore concentrazione salina, con una conseguente incidenza negativa sulla produttività delle coltivazioni, come la fragola, caratterizzate da una bassa tolleranza alla salinità – si legge – gli elementi brevemente riportati costituiscono una parziale analisi di un quadro di insieme assai più complesso».

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