La Nuova Sardegna

Oristano

operazione dragone

Immigrazione illegale, in tre a processo

ORISTANO. Sarebbe accaduto con una trentina di persone diverse. Oristano, secondo la procura, era diventato uno dei tanti punti di arrivo per persone extracomunitarie non in regola coi documenti e...

14 dicembre 2016
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ORISTANO. Sarebbe accaduto con una trentina di persone diverse. Oristano, secondo la procura, era diventato uno dei tanti punti di arrivo per persone extracomunitarie non in regola coi documenti e con la posizione lavorativa. Così tre cittadini di origine cinese che risiedevano in città finirono nelle maglie dell’Operazione Dragone. Ora si ritrovano in tribunale accusati di associazione a delinquere per aver favorito l’ingresso di loro connazionali. Tutto ciò sarebbe stato possibile attraverso l’aiuto di altre persone, tra cui alcuni oristanesi che garantivano ospitalità alle ragazze cinesi che arrivavano a Oristano, fingendo che lavorassero nelle loro abitazioni come badanti o colf. Ovviamente l’avvio del rapporto di lavoro consentiva di ottenere il permesso di soggiorno.

La gran parte delle operazioni amministrative, legate alle assunzioni e al perfezionamento dei contratti di lavoro, avveniva in modo telematico, mentre la parte burocratica veniva gestita da due consulenti del lavoro di Cagliari e Oristano. È per questo motivo che, accanto alle tre persone già sotto processo, il pubblico ministero Rossella Spano sta ultimando una seconda tranche dell’inchiesta.

Secondo l’accusa l’organizzazione richiedeva seimila euro per ogni cinese che sbarcava in Italia per la prima volta, mentre per il ricongiungimento con il coniuge la tariffa raddoppiava. La stessa organizzazione si faceva carico poi di versare sia i contributi assicurativi che oscillavano tra i duecento e i trecento euro in base alle pensioni ricevute dai prestanome. Tutto fu però smascherato attraverso una serie di intercettazioni che hanno ora portato di fronte ai giudici Carla Altieri, Enrica Marson e Maurizio Lubrano, i cittadini cinesi Xufei Yan, 41 anni, Dongxian Zhou 52 anni e la nipote Ling Zhou, di 29 anni. (e.c.)

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