La Nuova Sardegna

Oristano

Maggioranza zoppa, salta il Consiglio tra le contestazioni

di Enrico Carta

La decisione presa dalla vice presidentessa Nurra Domani si torna in aula in seconda convocazione

30 dicembre 2016
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ORISTANO. La prima chiamata va a vuoto, in maniera un po’ inattesa e dopo un colpo di scena che apre la strada a nuovi scontri politici. La seconda convocazione del consiglio comunale è in programma domani, ma già oggi c’è un appuntamento intermedio in Commissione per capire bene se le strategie scelte dalla maggioranza siano quelle che portano sulla giusta strada. Ancora una volta di fronte a questioni di bilancio, Guido Tendas si ritrova a far la conta e a scoprire che difficilmente, senza un lasciapassare dell’opposizione, avrà i numeri per approvare i punti all’ordine del giorno. E infatti la mossa di convocare il consiglio comunale per ieri, ben sapendo che non ci sarebbe stato il numero legale per aprire i lavori, doveva essere solo un preambolo di quel che sarebbe accaduto domani.

In seconda convocazione serve infatti un numero di presenze inferiore e questo la maggioranza è in grado di garantirlo. Ieri però il consiglio comunale è andato in onda con un fuori programma inatteso. L’assenza per malattia del presidente Marco Cossu ha consentito alla vice presidentessa Daniela Nurra di guidare una seduta che si è chiusa prima ancora di essere aperta. Secondo la consigliera dell’opposizione, la convocazione del consiglio era irregolare perché non erano stati specificati i motivi della convocazione d’urgenza. La seduta andava quindi considerata nulla ed è stata sciolta senza nemmeno essere cominciata.

L’interpretazione di Daniela Nurra non pare abbia però trovato il sostegno del segretario generale Luigi Mele, tant’è che immediatamente il presidente Marco Cossu ha riproposto la convocazione per domani, giorno di San Silvestro. Chi presiedeva l’assemblea civica avrebbe comunque dovuto procedere all’appello e successivamente portare all’attenzione del Consiglio le irregolarità o ciò che riteneva come tale. Il carattere d’urgenza della convocazione, secondo l’interpretazione che ne avrebbe dato il segretario Luigi Mele, era implicita negli argomenti all’ordine del giorno visto che si dovevano trattare temi legati al bilancio comunale con scadenze al 31 dicembre che, qualora non approvate, causerebbero un danno all’amministrazione.

Si va quindi avanti con un’incognita: la maggioranza riuscirà ad avere un numero di «sì» sufficiente per portare a casa il voto favorevole? L’assenza per seri problemi di salute di un consigliere del centrosinistra mette infatti a nudo gli equilibri instabili su cui si regge Tendas con l’aula che spesso diventa sempre più scoglio insuperabile. La maggioranza fa appello al senso di responsabilità dell’opposizione. La minoranza naturalmente non gradisce di fare da stampella a chi è diventato zoppo per causa sua.

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