La Nuova Sardegna

Oristano

Cani randagi scatenati assalite decine di greggi

di Piero Marongiu

Seneghe, gli allevatori si appellano al Comune: «Intervenga subito con la Asl» Danni alle aziende agricole, colpite anche quelle alla periferia del paese

26 gennaio 2017
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SENEGHE. Da un mese un branco di cani randagi, oltre una decina, scorazza liberamente nelle campagne del paese, assalendo e ammazzando le greggi di pecore che si trovano nel suo raggio d’azione. Gli attacchi a pecore, agnelli e perfino ai maiali, nell’ultima settimana sono diventati troppi, con conseguenti danni di natura economica per gli allevatori che ci hanno rimesso diverse decine di bestie, molte di esse erano gravide, molte altre sono in condizioni gravissime e altre ancora risultano disperse. Martedì pomeriggio, ultimo in ordine di tempo, è stato il gregge di Marco Corona a ricevere le attenzioni dei cani, molti di grande stazza, che hanno lasciato sul terreno dieci capi, cinque agonizzanti e una quindicina che non si trovano. Ieri Corona, che ha subìto un danno quantificabile in oltre 2500 euro, ha incontrato il sindaco Gianni Oggianu, al quale ha chiesto di intervenire presso le autorità competenti affinché il problema venga risolto. «Il sindaco ha assicurato il suo impegno – ha detto l’allevatore – adesso aspettiamo di vedere quali provvedimenti saranno presi. Una cosa è certa, quel branco di cani, se non sarà fermato subito, potrebbe aggredire anche gli esseri umani. Ieri quando sono andato ad accudire le bestie erano di nuovo lì, ho provato a scacciarli però mi hanno ringhiato contro. Questo dimostra la loro pericolosità». A Seneghe gli allevatori che hanno dovuto fare i conti con i randagi sono almeno sei, più tre a Bonarcado. I raid avvengono prevalentemente di notte, nella zona di “Bidilis”, tra Seneghe e Bonarcado. Ma non si fermano neppure se le pecore si trovano a poche centinaia di metri dalla periferia del paese. Come è accaduto al gregge di Renato Illotto, visitato dai randagi qualche giorno fa. «Dieci capi straziati dai cani, altri ridotti malissimo, che difficilmente si salveranno, e un ventina mancanti – ha detto Renato Illotto – quando mi sono accorto del fatto ho avvisato il veterinario della Asl». Il sindaco, informato prima per le vie brevi da chi ha subito il danno, poi ufficialmente da Corona, trattandosi di una problematica che investe la sicurezza pubblica, ha garantito il suo impegno. «Il fenomeno del randagismo sta assumendo proporzioni preoccupanti – ha detto Oggianu – il Comune, al quale la Regione chiede di far fronte con propri mezzi, per combatterlo non ha risorse sufficienti. Come primo atto invierò una relazione al comando locale della forestale, nella quale chiederò un loro intervento incisivo. Successivamente saranno avviate le informative e le richieste finalizzate a fronteggiare l’esigenza agli enti preposti».

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