La Nuova Sardegna

Oristano

Appalto rifiuti, un decalogo per ripartire

di Roberto Petretto
Appalto rifiuti, un decalogo per ripartire

Il Comune approva un piano con tutti gli aspetti da migliorare: ma per ammortizzare i costi la scadenza slitterà di due anni

06 febbraio 2017
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ORISTANO. Forse con un pochino di ritardo, ma anche al Comune si sono accorti che c’è qualcosa da rivedere nelle modalità di svolgimento del servizio di nettezza urbana. Magari organizzare meglio lo spazzamento automatico delle strade per non assistere più allo slalom della macchina pulitrice tra le auto in sosta. Oppure migliorare la cura dei marciapiedi. Se ne sono accorti anche in Comune tanto da approvare una delibera che detta nuovi indirizzi per l’azienda che svolge l’appalto. Integrazioni, ottimizzazioni, “implementazioni” come si legge nel documento. Miglioramenti che non saranno a costo zero: tanto è vero che per invogliare l’azienda appaltatrice (il Consorzio Formula ambiente società cooperativa sociale) a dare di più e meglio il Comune offre una proroga del servizio di due anni.

La Giunta ha dato mandato al dirigente del settore Sviluppo del territorio di definire le modifiche necessarie nell’esecuzione dei servizi. E viene fatto un elenco dei settori da migliorare: diminuire i costi relativi allo smaltimento, anche attraverso un incremento delle frequenze di raccolte rivolte a particolari tipologie di utenze; riorganizzazione del servizio di spazzamento stradale, intensificando le frequenze di posizionamento della cartellonistica di spazzamento mobile, anche attraverso una riorganizzazione generale del servizio; predisposizione di un sistema di videosorveglianza mobile che consenta di vigilare sulle diverse aree del territorio comunale per contrastare i fenomeni di abbandono dei rifiuti; controllo sui corretti conferimenti da parte delle utenze anche prevedendo, presso le utenze domestiche dei condomini, dei sistemi di controllo personalizzati; miglioramento del servizio di svuotamento dei cestini stradali e il ritiro dei rifiuti impropriamente abbandonati nelle strade interne ai centri abitati; apertura in pianta stabile del mercato del riuso, avviato in modo sperimentale nel corso della prima fase dell’appalto, mediante l’adatta mento di una parte del cantiere comunale; realizzazione delle infrastrutture di base per l’ampliamento delle aree dell’ecocentro comunale, utilizzando le aree perimetrali a quello già in funzione.

Per evitare un aggravio dei costi a carico dei cittadini la Giunta pensa di concedere una proroga di due anni al gestore. Ipotesi prevista dal contratto di servizi. Ma sorge un dubbio: il contratto di servizio non prevedeva già in partenza tutti i servizi che ora si chiedono all’impresa appaltatrice? Lo spazzamento delle strade di certo: forse costa di più migliorarlo e renderlo più efficiente.

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