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Rete idrica, dubbi del Comitato sul progetto di Abbanoa
BOSA. Soddisfazione per la decisione di Abbanoa di procedere al rifacimento dei quattordici chilometri di condotta in cemento amianto che dal ripartitore di Barasumene raggiungono quello di Monte...
07 marzo 2017
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BOSA. Soddisfazione per la decisione di Abbanoa di procedere al rifacimento dei quattordici chilometri di condotta in cemento amianto che dal ripartitore di Barasumene raggiungono quello di Monte Contra. Una rete che è stata più volte soggetto all’aprirsi di falle che hanno creato non pochi disguidi a cittadini e operatori.
Qualche dubbio però sulle soluzioni tecniche anticipate. Dubbi insinuati dal comitato InBosa, alla notizia che l’amministratore del gestore unico ha dato via libera alla fase di progettazione e successivo appalto per lavori che ammontano complessivamente a cinque milioni di euro nella valle del Temo.
«Apprendiamo con soddisfazione che Abbanoa intende procedere al rifacimento dell’intera condotta dell'acquedotto di Bosa», dice il rappresentante del comitato InBosa, Riccardo Chiozzi. Si pone però qualche quesito di carattere tecnico, in particolare sull’utilizzo del cosiddetto “relining” nei millessettecento metri di condotta che dal ripartitore di Monte Contra permettono di alimentare i serbatoi di Bosa Centro. «Il progetto preliminare è già stato approvato in delibera di Giunta dall’amministrazione di Bosa - ricorda Chiozzi -, ma come mai Abbanoa insiste col relining dato che risulta essere non definitivo, molto più costoso e soprattutto pericoloso per la salute?»
Per i 14 chilmetri di condotta da Barasumene a Bosa si chiede: «Perché non si rifà la condotta in ghisa per intero?»
Infine da InBosa arriva una richiesta aanche ll’amministrazione civica di approfondire questo tipo di argomenti e rispondere alle domande del comitato «Al più presto - conclude la nota firmata da Riccardo Chiozzi -, in un pubblico incontro». (al.fa.)
