La Nuova Sardegna

Oristano

PARLIAMONE

Oristano, il sindaco? Non è un affare per giovani

Enrico Carta
Guido Tendas e Mariano Scarpa
Guido Tendas e Mariano Scarpa

Da quando c'è l'elezione diretta l'età del primo cittadino è sempre stata piuttosto elevata

28 marzo 2017
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Non è una città per giovani. Lo dicono le statistiche sull'età della popolazione, lo dicono anche tanti altri piccoli grandi dettagli ai quali quasi nemmeno facciamo più caso.

E visto che a fine maggio o ai primi di giugno saremo chiamati al voto per scegliere il nuovo sindaco, un esempio lo facciamo noi.

Da quando è stata introdotta l'elezione diretta del sindaco - in città la prima volta che si andò alle urne con il sistema attuale del doppio turno con ballottaggio fu nel giugno del 1994 - nessuna delle carte d'identità degli eletti aveva, tra i segni particolari, quello di «giovane».

Premesso che l'aggettivo giovane ha una valenza ben diversa rispetto a quella che poteva avere anche solo mezzo secolo fa e che un cinquantenne oggi si sente un ragazzino, resta il fatto che dal 1994 le elezioni non sono un affare per giovani e tra giovani. Il primo sindaco eletto col maggioritario fu Mariano Scarpa che di anni ne stava per compiere 61 e che avrebbe lasciato palazzo degli Scolopi alla soglia dei 65.

Dopo di lui nel 1998 arrivò Piero Ortu, più giovane di circa un decennio visto che si prese la poltrona di primo cittadino a 52 anni. Saltò un anno prima della conclusione del mandato nel 2002 a 56 anni e dopo di lui arrivò Antonio Barberio che addirittura aveva compiuto i 71 quando fu eletto nel 2003 dopo la parentesi commissariale.

Cinque anni più tardi, nel 2007, toccò ad Angela Nonnis, la più giovane, visto che sfiorava i 49 anni. La freschezza non le portò fortuna perché, proprio com'era accaduto a Ortu, lasciò lo scranno per cederlo in anticipo al commissario. Era il 2011 e di anni ne aveva 53.

Infine, nel 2012, è stata la volta di Guido Tendas, sindaco classe 1950 e quindi sul ponte di comando dai 62 ai 67 anni.

Ventitrè anni dopo quella prima volta col maggioritario, non è semplice capire l'aria che tira e su chi ricadranno le scelte ancora da definire. Molte delle coalizioni non hanno ancora scelto il loro candidato, ma due nomi in campo li abbiamo già e sono Cristina Puddu per la lista indipendentista Meris - 55 anni - e Filippo Martinez alla guida di una coalizione civica a cui si aggiunge una parte del sardismo storico - 65 anni all'anagrafe -.

Insomma, l'ennesima conferma che questa non è una città per giovani e a dimostrarlo sono anche le carte d'identità delle persone sedute ai tavoli delle trattative o di quelle che, da dietro le quinte, si occupano della regia di questo spettacolo sinora fatto di trattative alquanto farraginose soprattutto da parte dei partiti storici.

Così mentre si attende di conoscere l'intera rosa di candidati, i politici oristanesi che contano farebbero bene ad analizzare la situazione anche attraverso le date di nascita. Forse capirebbero. Posto che per loro questo sia un argomento di interesse.

In Primo Piano
Il caso

Sassari, palazzina pericolante: sgomberate dodici famiglie

di Paolo Ardovino
Le nostre iniziative