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Derivati dichiarati nulli, la Bnl ricorre in appello

ORISTANO. La controversia tra il Comune e la Bnl sui derivati proseguirà in secondo grado. La Banca nazionale del lavoro ha infatti presentato ricorso contro la sentenza della Terza sezione civile...

29 marzo 2017
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ORISTANO. La controversia tra il Comune e la Bnl sui derivati proseguirà in secondo grado.

La Banca nazionale del lavoro ha infatti presentato ricorso contro la sentenza della Terza sezione civile del Tribunale di Roma che nello scorso mese di agosto aveva dichiarato nulli i contratti stipulati tra il Comune di Oristano e la Banca (nel frattempo diventata Bnl.Bp Paribas) tra il 2005 e il 2006. L’udienza è stata fissata per il 12 giugno.

«Siamo fermamente convinti delle ragioni del Comune e ci costituiremo in giudizio nel ricorso in secondo grado presso la Corte d'appello di Roma – assicurano il sindaco Guido Tendas e l'assessore Giuseppina Uda –.La fondatezza delle nostre ragioni è stata ampiamente argomentata dall'avvocato Sisto Manzi e accolta dal Tribunale di Roma in primo grado e sancite dalla perizia del consulente tecnico, professor Claudio Boido. Siamo certi che anche il giudice di secondo grado accoglierà le nostre argomentazioni».

A fronte del ricorso della Bnl, il Comune di Oristano punterà al riconoscimento del risarcimento, quantificato dall’ente in un milione di euro. La causa promossa dalla giunta Tendas, attraverso una pervicace – e fin qui efficace – azione condotta in particolar modo dall’assessore Uda, ha finora avuto il merito di assicurare alle casse dell’ente un risparmio di almeno tre milioni e mezzo di euro, il valore che questo tipo di contratto ha sul mercato: è il cosiddetto “mark to market”, cifra peraltro che la Bnl pretendeva in sede di transazione per annullare i contratti di finanza derivava. E, a titolo di cronaca, i contratti derivati avrebbero provocato una costante emorragia nelle casse dell’ente, quantificata, al 31 dicembre 20121, in oltre 4 milioni e 259mila euro. Dalla prima sentenza tutti i flussi finanziari tra banca e Comune si sono bloccati. Ora se ne discuterà in appello.(si.se.)

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