La Nuova Sardegna

Oristano

VERSO IL VOTO

Ricetta di Meris per la città: «Serve una Zona franca»

di Francesco G. Pinna
Ricetta di Meris per la città: «Serve una Zona franca»

ORISTANO. «Se sarò eletta, firmerò subito una delibera per l’istituzione del Porto e della Zona franca integrale di Consumo a Oristano». Parola di Cristina Puddu, candidata alla carica di sindaco per...

29 marzo 2017
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ORISTANO. «Se sarò eletta, firmerò subito una delibera per l’istituzione del Porto e della Zona franca integrale di Consumo a Oristano». Parola di Cristina Puddu, candidata alla carica di sindaco per il Movimento indipendentista Meris-Maluentu, che ieri, anticipando tutti ancora una volta, ha aperto la campagna elettorale annunciando assieme al fondatore e presidente di Meris, Doddore Meloni, un accordo politico con il Movimento Zona Franca di Maria Rosaria Randaccio.

L’accordo sottoscritto in vista delle prossime elezioni comunali prevede l’inserimento nella lista di Meris anche di candidati espressi dal Movimento Zona Franca, mentre Maria Rosaria Randaccio metterà a disposizione della lista le sue competenze sulla Zona Franca.

Doddore Meloni non ha dubbi: «Abbiamo il dovere di dare una speranza agli oristanesi e questo lo possiamo fare solo con la istituzione della Zona franca». Prima ancora di cominciare a farlo con gli elettori oristanesi, Doddore Meloni, Cristina Puddu e Maria Rosaria Randaccio i vantaggi e i benefici della Zona franca di consumo li hanno spiegati ieri mattina agli alunni della V C del liceo classico sulla terrazza del palazzo che ospita in via Cagliari lo studio da avvocato di Cristina Puddu.

«In realtà una legge che consente ai sardi di non pagare accise, Iva e tantomeno dazi doganali esiste già. È la 122 del 1983 e in Sardegna la utilizzano già non solo grandi imprese come la Saras di Sarroch e la Asdomar di Olbia, ma anche piccoli produttori che esportano all’estero pane carasau e vini tipici», ha raccontato agli studenti Maria Rosaria Randaccio. «Nessuno lo sa perché c’è una congiura del silenzio contro i sardi e contro gli italiani, ma quella legge garantisce il diritto dei sardi all’esenzione da ogni tipo di tributo e chi ha già pagato può chiedere il rimborso all’Agenzia delle Entrate».

«Non mi candido solo per tappare le buche, ma mi propongo ai miei concittadini per offrire un futuro ai nostri giovani e una serena vecchiaia ai nostri nonni dando impulso a una nuova realtà che metta al primo posto il benessere e la prosperità della nostra città» ha puntualizzato Cristina Puddu, che nel suo primo volantino elettorale, dove appare sorridente davanti al simbolo di Meris in Dommu Nosta, sferra un pesante attacco a «tutti i partiti e relativi personaggi politici che hanno portato Oristano a questo disastro sociale, economico e culturale e che ancora oggi continuano a chiedervi un voto che porterà alla perdita di ogni speranza».

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