La Nuova Sardegna

Oristano

Traffico di droga, otto oristanesi tra i 64 indagati

ORISTANO. L’elenco è lungo e arriva sino al numero 64. Sono gli indagati di una mega indagine della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari che ha notificato gli avvisi di conclusione delle...

01 aprile 2017
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ORISTANO. L’elenco è lungo e arriva sino al numero 64. Sono gli indagati di una mega indagine della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari che ha notificato gli avvisi di conclusione delle indagini a una nutrita schiera di persone accusate di aver fatto parte di una banda che, sfruttando alcuni collegamenti con il Lazio, avrebbe riempito l’isola di un po’ tutti i tipi di droga con la prevalenza riservata alla cocaina e all’eroina, senza però disdegnare il traffico di hascisc. Tra i sessantaquattro ci sono anche alcune persone residenti in provincia di Oristano. Sono in tutto otto e avrebbero fatto parte di quella che il pubblico ministero Alessandro Pili ritiene sia stata un’associazione a delinquere. Sono Antonello Cappeddu, 39 anni residente a Oristano ma originario di Siapiccia, Tiziano Casta, 44 anni di Oristano, Ivano Contini, 45 anni di Scano Montiferro, Enrico Cossu, 37 anni di Bosa, Francesco Maria Fadda, 34 anni di Oristano, Mariano Nicola Mariani, 55 anni di Oristano, Salvatore Mocci, 52 anni di Bosa, Giampaolo Scintu, 56 anni di San Nicolò Arcidano.

A smascherarli le intercettazioni, i pedinamenti e gli appostamenti delle forze dell’ordine che misero le mani in mezzo al traffico molto florido tra il Lazio e la Sardegna. Accanto agli otto, c’è una serie assai numerosa di altre persone. Tutte insieme, secondo l’accusa, avrebbero costruito la fitta rete di rapporti che consentiva loro di dar vita a un traffico che copriva quasi per intero la Sardegna. Il maggior volume di traffico era nella provincia di Cagliari, ma da lì risalendo attraverso il Medio Campidano, l’Oristanese, la Planargia, il Marghine, il Nuorese si arrivò sino al Sassarese e alla Gallura.

Per la procura tra il 2013 e il 2014 sarebbe stato venduto qualche centinaio di chili di droga.

Adesso la palla passa alle difese che hanno i venti giorni per produrre controdeduzioni e indagini proprie che scagionino gli imputati e possano così evitare loro quel rinvio a giudizio che, al momento, appare la logica conclusione di lunghi anni di indagine da parte della procura distrettuale antimafia. Tra i difensori degli indagati della costola oristanese dell’indagine ci sono gli avvocati Carlo Barberio, Valeria Dettori, Vittorio Delogu e Annalisa Soggiu.

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