Allevamento colpito da agalassia in quarantena
BUSACHI. Da qualche mese a questa parte l’agalassia contagiosa degli ovini sembra essere diventata una costante nel comprensorio busachese. Nei giorni scorsi è stato scoperto un nuovo focolaio nelle...
BUSACHI. Da qualche mese a questa parte l’agalassia contagiosa degli ovini sembra essere diventata una costante nel comprensorio busachese. Nei giorni scorsi è stato scoperto un nuovo focolaio nelle campagne di Besela.
Dalla fine della scorsa estate quello individuato recentemente è il terzo caso, ma fortunatamente l’unico attivo. La malattia non è letale per gli animali né pericolosa per l’uomo. Tuttavia, senza un’immediata profilassi e se non adeguatamente trattata, è soggetta a rapida diffusione e provoca gravi disturbi. I più importanti sono rappresentati dalle disfunzioni dell’apparato mammario, che causano il calo della produzione di latte e ne alterano la qualità, dalle infiammazioni alle articolazioni e dai disturbi agli occhi.
Per evitare il propagarsi del virus, su richiesta dell’Assl il Comune ha emesso un’ordinanza disponendo il sequestro sanitario dell’ovile sede dell’infezione.
In questi casi la presenza della patologia deve essere debitamente segnalata all’interno e all’esterno dell’azienda colpita; inoltre è vietato abbeverare il bestiame in fonti pubbliche o movimentarlo. Contestualmente alla profilassi sarà praticata al bestiame infetto la terapia antibiotica e sarà effettuata la doppia vaccinazione. Il trattamento dura almeno una quarantina di giorni. (mac)