La Nuova Sardegna

Oristano

TRIBUNALE

Bancarotta per la Gst, scagionato Francesco Mura

Bancarotta per la Gst, scagionato Francesco Mura

ORISTANO. Assolto e la richiesta di condanna che pendeva sul suo capo viene cancellata di colpo. Non finisce qui, perché il procedimento per la bancarotta legata al crac della società di trasporti...

22 aprile 2017
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ORISTANO. Assolto e la richiesta di condanna che pendeva sul suo capo viene cancellata di colpo. Non finisce qui, perché il procedimento per la bancarotta legata al crac della società di trasporti Gst ritorna in parte nelle stanze del pubblico ministero Marco Ulzega che dovrà riformulare il capo d’imputazione per uno dei due accusati, la cui posizione è stata stralciata. La decisione del collegio arriva a tre settimane di distanza dalla richiesta di condanna. La pubblica accusa aveva sollecitato cinque anni e due mesi per l’imprenditore oristanese Francesco Mura, 47 anni, e dieci mesi per l’amministratore della ditta, il milanese Davide Bonifini. Era quindi il primo a rischiare maggiormente, anche perché al momento sta finendo di scontare una precedente condanna tramite l’affidamento in prova dopo aver trascorso in carcere circa nove mesi. Il suo nome era infatti legato ad altri fallimenti conclusi con la sparizione o la distruzione di libri contabili e beni aziendali. Una storia che, secondo il pm, si sarebbe ripetuta anche in questo caso: venivano infatti accusati di aver orchestrato un piano per incassare dei soldi attraverso operazioni poi non registrate o delle quali comunque non c'era traccia perché i libri contabili che avrebbero dovuto rendere trasparenti tutti i movimenti della società non sono mai stati ritrovati. Secondo la ricostruzione fatta durante le indagini, nelle loro tasche sarebbero finiti i soldi della vendita di un numero notevole di rimorchi e veicoli che erano in possesso della Gst. L’incasso fu di diverse migliaia di euro, ma di quei soldi non ci sarebbe stata traccia al momento del fallimento. Accuse pesanti che però sono crollate al termine dell’udienza di ieri. I giudici Carla Altieri, Maurizio Lubrano e Giuseppe Carta hanno infatti assolto Francesco Mura e rinviato gli atti al pubblico ministero per riformulare il capo d’imputazione nei confronti di Davide Bonifini. L’incubo di una nuova condanna per l’imprenditore oristanese sparisce con la sentenza che va nella direzione richiesta dagli avvocati difensori Alessandra Borrodde e Agostinangelo Marras. Indicavano nell’amministratore Davide Bonifini (difeso dall’avvocato Rita Violante) il vero responsabile e in parte hanno avuto ragione. Il fatto che il collegio abbia chiesto al pm di riformulare l’accusa nei suoi confronti, che sin qui era limitata al mancato controllo, è alquanto indicativo. Ma quello è un capitolo che verrà, per ora l’unica certezza è un’assoluzione. (e.c.)

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