La Nuova Sardegna

Oristano

LA SENTENZA

Prelievi dal bancomat, assoluzione

La carta dei genitori veniva utilizzata senza il consenso del padre

05 maggio 2017
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ORISTANO. L’utilizzo del bancomat di cui entrambi i genitori sono intestatari, con il permesso di uno solo dei due e con l’altro contrario, non costituisce reato. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che ha annullato senza rinvio la sentenza della Corte d’appello di Cagliari, che aveva confermato la prima pronuncia del Gup del tribunale di Oristano, con la quale un uomo di Oristano era stato condannato per l’indebito utilizzo della carta bancomat dei genitori. L’uomo (G.M.P) di 54 anni, era stato condannato per il reato di indebito utilizzo del bancomat intestato al padre dell’imputato, ma con il consenso della madre cointestataria del conto.

I giudici della Suprema Corte hanno accolto i rilievi del difensore, e in particolare il primo, ossia che il fatto è stato compiuto in assenza del necessario dolo. Nel primo motivo di ricorso, il difensore scrive: «Il fatto è stato compiuto in assenza del necessario dolo, trovandoci in presenza di un consenso all’utilizzo prestato dal contitolare del conto che ha creato nell’imputato la legittima convinzione di agire con il consenso dell’avente diritto». C’ è anche da dire che il dissenso del padre non è stato adeguatamente dimostrato; il padre aveva peraltro sporto la denuncia senza informare la moglie. Infine, hanno rilevato i giudici, non è stato possibile escludere la certezza della tesi difensiva, secondo la quale i prelievi erano stati effettuati dietro esplicito consenso della madre che gli aveva anche consegnati i codici operativi. senza i quali i prelievi non si sarebbero potuti fare.

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