La Nuova Sardegna

ABBASANTA. Sono due i reati sui quali indaga la procura della Repubblica di Oristano: falso e occultamento di documenti ufficiali. I carabinieri che giovedì hanno fatto visita al Comune cercavano atti e, anche se dagli inquirenti nessuna conferma arriva, il caso sul quale indaga il pubblico ministero Armando Mammone dovrebbe essere quello legato al burrascoso rapporto di lavoro con l’ex segretario comunale Claudio Demartis, oggi non più in servizio ad Abbasanta. Ma ovviamente il licenziamento non dovrebbe essere la causa scatenante dell’indagine che non si sta occupando certo di questioni di diritto del lavoro.

Eppure è proprio in quella direzione che vanno i carabinieri, dal momento che la documentazione oggetto delle loro attenzioni riguarda proprio argomenti di cui l’ex segretario comunale si è occupato dal 2015 sino a gennaio scorso, quando il suo contratto di lavoro fu rescisso unilateralmente poiché l’amministrazione riteneva fosse venuto meno il rapporto fiduciario verso il funzionario.

Sarebbe una sua segnalazione su un argomento ancora non meglio precisato ad aver dato origine all’indagine per falso e occultamento di documenti pubblici, motivo per cui il sindaco Stefano Sanna è indagato. Del resto è un atto dovuto, nel momento in cui è stata decisa la verifica sulla presenza di determinati atti amministrativi. Lo scontro tra Stefano Sanna, la sua giunta e il segretario Claudio Demartis si era acuito in maniera notevole nell’ultimo periodo dell’attività lavorativa di quest’ultimo in Comune. A più riprese l’esecutivo e il primo cittadino in particolare gli rimproveravano il fatto di non seguire, nelle delibere, le indicazioni date dalla giunta sugli indirizzi che queste dovevano avere. È probabile che proprio all’interno di alcune di esse si celi il motivo dell’inchiesta.