La Nuova Sardegna

Oristano

IL CASO 

Doddore Meloni torna a bere ma continua a rifiutare il cibo

ORISTANO. Doddore Meloni, dopo 35 giorni di digiuno assoluto, ha deciso di interrompere lo sciopero della sete, bevendo mezzo litro di acqua al giorno, e proseguendo ad oltranza invece lo sciopero...

02 giugno 2017
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ORISTANO. Doddore Meloni, dopo 35 giorni di digiuno assoluto, ha deciso di interrompere lo sciopero della sete, bevendo mezzo litro di acqua al giorno, e proseguendo ad oltranza invece lo sciopero della fame. L’indipendentista, che sta scontando alcune condanne passate in giudicato, è stato trasferito mercoledì nel centro clinico del carcere di Uta per l’aggravarsi delle condizioni dovute al lungo digiuno. Il viaggio da Massama lo ha fiaccato: peraltro a Uta è in cella con un compagno, anche egli malato, che non lo può aiutare in alcun modo.
Secondo il suo avvocato Cristina Puddu, che ha depositato al tribunale di Sorveglianza la richiesta di un ricovero urgente, Meloni non sarebbe sottoposto ad alcuna visita specialistica o trattamento.
Ieri, al colloquio con il legale, si è presentato in un grave stato di prostrazione fisica, con un grave sfinimento e debolezza, estrema difficoltà e fatica nel parlare a voce bassissima, respirazione affannosa, nausea, indebolimento e la costante sensazione di freddo. Le sue condizioni di debolezza l'hanno convinto, assieme all'insistenza del legale, dei familiari e dei suoi sostenitori, a riprendere almeno a bere.

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