La Nuova Sardegna

Oristano

PAULILATINO 

Comune, Gallus  e i suoi rinunciano  alle indennità  

PAULILATINO. La Regione taglia lo stipendio al sindaco. Domenico Gallus dovrà rinunciare alla sua indennità di carica per la sopraggiunta nomina a consigliere regionale. La legge 122 del 2010,...

21 giugno 2017
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PAULILATINO. La Regione taglia lo stipendio al sindaco. Domenico Gallus dovrà rinunciare alla sua indennità di carica per la sopraggiunta nomina a consigliere regionale. La legge 122 del 2010, infatti, non consente il cumulo degli emolumenti a chi occupa più di una poltrona. Da primo cittadino Domenico Gallus percepiva poco più di 18mila euro annui lordi; rinunciare alla paga di consigliere regionale gli sarebbe costato molto di più. Ma se oggi è la normativa a imporre il risparmio, in tempi non sospetti era stata sufficiente la voce della coscienza: «Rinunciai all’indennità di carica dal 2005 al 2010, quando ancora la norma non esisteva – ha detto Domenico Gallus –. Allora come oggi, non usufruii mai del rimborso missioni o di altri benefici. E la stessa cosa fa tutto il gruppo di maggioranza». Le indennità tolte al sindaco dovrebbero restare nel fondo unico. In quel caso «Io e il gruppo individueremo le azioni in cui investire i soldi, preferibilmente per la cultura e per l’ attività delle associazioni», ha anticipato Gallus. In questa legislatura il primo a lasciare nelle casse comunali le indennità di funzione era stato il vicesindaco Serafino Oppo, che aveva destinato i fondi al settore socio-assistenziale. La stessa cosa aveva fatto qualche tempo dopo l’assessore Osvaldo Licheri. Ne avevano seguito le orme i consiglieri Giorgio Oppo e Giulia Cuscusa, oggi nell’ esecutivo, che avevano devoluto i gettoni ai Servizi sociali e alla cultura. Si erano poi associati l’attuale assessore alle Attività produttive Salvatore Floris e il consigliere Giuseppe Mura. I due esponenti avevano chiesto che le somme fossero spese in favore della compagnia barracellare.(mac)

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