La Nuova Sardegna

Oristano

Lutzu in Consiglio in un clima di festa

di Roberto Petretto
Lutzu in Consiglio in un clima di festa

Il sindaco: «La fiducia degli elettori sia riferimento etico». Maria Obinu avanza il sospetto di presunte incompatibilità

12 luglio 2017
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ORISTANO. Giacca blu sopra la camicia bianca, occhi lucidi dopo la lettura del giuramento: sono giorni di grandi emozioni per Andrea Lutzu. Dopo quelle della campagna elettorale e della vittoria, ieri sono arrivate quelle della prima uscita in consiglio comunale. Davanti agli occhi di tanti giovani consiglieri debuttanti e di un pubblico numeroso come raramente si vede nell’aula degli Evangelisti.

Sindaco e Giunta entrano in una sala gremita preceduti dal gonfalone del Comune. A presiedere la seduta il consigliere anziano Luigi Mureddu a cui spetta il compito di espletare le prime formalità. La seduta si apre con il coro dei vigili urbani che canta l’inno nazionale e poi Procurade ‘e moderare, che è sempre un buon auspicio per chi deve amministrare qualcosa nell’interesse collettivo.

Per molti l’impatto con il rituale della democrazia è forse apparso stucchevole e prolisso. Quattro votazioni prima di arrivare all’elezione del presidente del Consiglio. Non per capriccio o per disaccordi, ma perché la norma prevede che nelle prime tre per avere l’elezione ci debba essere la maggioranza qualificata. Alla fine Antonio Franceschi, dei Riformatori, ce l’ha fatta. Il suo vice, espressione dell’opposizione, ma votato anche dalla maggioranza in un clima, all’esordio, di grande fair play, sarà Efisio Sanna.

Poi arriva il momento del giuramento: Andrea Lutzu indossa la fascia tricolore e legge la formula di rito. Poi un breve intervento di saluto. Il primo pensiero è per i cittadini, con il sindaco che si dice «consapevole delle aspettative».

Quindi l’augurio di buon lavoro a tutto il consiglio e alla Giunta, un pensiero per i nuovi consiglieri che insieme a quelli più esperti lavoreranno, se ne è detto convinto il sindaco, «per il bene della città».

«La fiducia concessa sia un riferimento etico costante per ciascuno di noi», ha detto il sindaco.

È stata una cerimonia di insediamento anche informale, con molti consiglieri in abbigliamento prettamente estivo e con le donne che si sono invece distinte per una maggiore eleganza e accuratezza di fronte a un evento tanto importante. Una festa, in realtà. Ovviamente per la parte che ha vinto, con bambini che scorrazzavano nei corridoi dell’aula scattando foto e girando filmati.

Un clima di rispetto per il risultato elettorale e per i ruoli di ciascuno, dove anche la candidata sconfitta al ballottaggio, Maria Obinu del Pd, ha voluto rivolgere un «sincero augurio di buon lavoro, nell’interesse della città» ai nuovi amministratori del Comune.

Il clima idilliaco, però, potrebbe finire presto. Ed è stata la stessa Obinu a farlo intendere quando ha chiesto al segretario comunale se erano già disponibili all’albo pretorio le dichiarazioni di “non incompatibilità” dei componenti la Giunta. Il segretario luigi Mele ha risposto che le dichiarazioni saranno disponibili al più presto.

E così, tra il presidente del consiglio che si è appellato all’aiuto della Madonna del Rimedio per essere guidato nel suo compito, tra le incertezze dei debuttanti alle prese con il sistema elettronico di voto, tra le amnesie nel ricordare i nomi di tutti i consiglieri al momento degli appelli per il voto, la prima seduta è scivolata via in un clima da volemose bene. Ma sarà il caso di non abituarsi troppo.

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