La Nuova Sardegna

Oristano

Un pool di avvocati contro l’indebitamento

di Enrico Carta
Un pool di avvocati contro l’indebitamento

Il tribunale oristanese ottiene dal ministero il riconoscimento ufficiale: nascerà l’Organismo per la composizione delle crisi per i privati cittadini

25 luglio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. La crisi morde, ma i cittadini sono meno soli. Proprio ieri è arrivata dal Ministero di Giustizia della comunicazione tanto attesa: il tribunale di Oristano brucia tutti gli altri tribunali della Sardegna e diventa il primo ad avere il riconoscimento per far nascere l’Organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento. È naturalmente quest’ultima parola a spaventare tantissimo, perché non solo le imprese possono finire nella spirale dei debiti. Succede anche ai singoli e alle famiglie e queste hanno pochissimi mezzi di difesa. Ecco allora la nascita dell’Organismo che si occuperà di tutti quei soggetti indebitati che però non possono fallire al contrario di quanto invece è concesso alle aziende.

Dal prossimo febbraio, quando l’Organismo sarà attivo, il giudice che si trova davanti a casi di contestazione di debiti a privati cittadini non avrà più la discrezionalità della scelta per nominare un gestore – avvocato o commercialista – che esamini la situazione e concordi col creditore un piano di rientro. La squadra che il tribunale di Oristano metterà in campo è per legge composta da avvocati che hanno affrontato un numero notevole di situazioni del genere e ne faranno parte Enrico Damele, Milena Figus, Daniela Muru, Marco Sechi, Antonio Pinna Spada e Maria Dina Tore.

«È il segnale che l’avvocatura oristanese si pone in prima linea in Sardegna al fianco dei cittadini per la risoluzione delle crisi da sovraindebitamento – spiega la presidentessa dell’Ordine provinciale forense, Donatella Pau –. In un periodo come questo in cui i problemi economici sono notevoli e coinvolgono un numero sempre maggiore di famiglie, siamo in grado di garantire un servizio di importanza notevole e un punto di riferimento imprescindibile».

E non ci si fermerà a questo primo passo. Dopo il riconoscimento concesso dal ministero, verranno organizzati nuovi corsi affinché si possa allargare il fronte di specialisti che si occupino di questi aspetti particolari. Il fatto di essere i primi e per ora gli unici in Sardegna significa che anche altri tribunali potranno rivolgersi a Oristano che, contemporaneamente, segna un punto a proprio favore dopo i paventati e ormai allontanati rischi di chiusura che a lungo hanno aleggiato come uno spettro sul palazzo di giustizia.

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative