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Espropri in zona Segapane salasso in vista per il Comune
BOSA. Un nuovo salasso potrebbe profilarsi per le casse del Comune di Bosa. Il pericolo è rappresentato dagli espropri di terreni utilizzati per servizi pubblici e relativi rimborsi di danaro ai...
11 agosto 2017
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BOSA. Un nuovo salasso potrebbe profilarsi per le casse del Comune di Bosa. Il pericolo è rappresentato dagli espropri di terreni utilizzati per servizi pubblici e relativi rimborsi di danaro ai proprietari delle aree.
Questa volta l’occhio del ciclone si sposta nella zona di Segapane, dove sorge l’Ecocentro comunale. «La struttura funziona al meglio - dice l’assessore ai Lavori pubblici, Danilo Mastinu -, con il nuovo appalto sono stati ampliati i servizi ed i giorni e orari di utilizzo da parte degli utenti. Peccato però che abbiamo scoperto una magagna ereditata dal passato. Dai proprietari dei terreni infatti è arrivata la formale richiesta di vedersi giustamente rimborsato il costo delle aree espropriate una decina di anni fa».
Danilo Mastinu sulla questione espropri e rimborsi ha più di un diavolo per capello, considerato che in questi ultimi anni l’amministrazione ed i contribuenti bosani hanno dovuto mettere mano più volte al portafogli per fare fronte economicamente a sentenze esecutive che recavano con sé l’obbligo di corposi risarcimenti.
«Questa è l’ennesima situazione che ereditiamo dal passato. Mi chiedo però come mai, mentre dal 2014 registriamo oltre 1.500.000 euro in meno, ogni anno, nel bilancio per i tagli di Stato e Regione, in passato quando venivano effettuati questi espropri ed i soldi c’erano non si è proceduto subito a sanare le situazioni? A cui però questa amministrazione, pur con le carenze economiche di cui ho parlato, sta facendo fronte» dice il responsabile amministrativo ai lavori pubblici.
«I servizi della struttura di Segapane sono migliorati, visto che l’ecocentro ora è aperto sette giorni su sette dalle 11.30 alle 19.30 - conclude l’assessore -. Con la possibilità per i cittadini di depositare ad esempio quegli ingombranti che prima potevano essere conferiti solo previo ritiro mensile porta a porta». (al.fa.)
Questa volta l’occhio del ciclone si sposta nella zona di Segapane, dove sorge l’Ecocentro comunale. «La struttura funziona al meglio - dice l’assessore ai Lavori pubblici, Danilo Mastinu -, con il nuovo appalto sono stati ampliati i servizi ed i giorni e orari di utilizzo da parte degli utenti. Peccato però che abbiamo scoperto una magagna ereditata dal passato. Dai proprietari dei terreni infatti è arrivata la formale richiesta di vedersi giustamente rimborsato il costo delle aree espropriate una decina di anni fa».
Danilo Mastinu sulla questione espropri e rimborsi ha più di un diavolo per capello, considerato che in questi ultimi anni l’amministrazione ed i contribuenti bosani hanno dovuto mettere mano più volte al portafogli per fare fronte economicamente a sentenze esecutive che recavano con sé l’obbligo di corposi risarcimenti.
«Questa è l’ennesima situazione che ereditiamo dal passato. Mi chiedo però come mai, mentre dal 2014 registriamo oltre 1.500.000 euro in meno, ogni anno, nel bilancio per i tagli di Stato e Regione, in passato quando venivano effettuati questi espropri ed i soldi c’erano non si è proceduto subito a sanare le situazioni? A cui però questa amministrazione, pur con le carenze economiche di cui ho parlato, sta facendo fronte» dice il responsabile amministrativo ai lavori pubblici.
«I servizi della struttura di Segapane sono migliorati, visto che l’ecocentro ora è aperto sette giorni su sette dalle 11.30 alle 19.30 - conclude l’assessore -. Con la possibilità per i cittadini di depositare ad esempio quegli ingombranti che prima potevano essere conferiti solo previo ritiro mensile porta a porta». (al.fa.)