La Nuova Sardegna

TERRALBA. Erminio Marcias è stato un eroe della Grande Guerra: nel 1918 gli venne assegnata, alla memoria, la medaglia d’oro al valor militare. Domani, in occasione del centesimo anniversario della morte, avvenuta in combattimento sul Carso, la sua cittadina d’origine ha deciso di dedicargli una manifestazione. L’appuntamento è per le 21.30, in piazza Cattedrale, dove, organizzata fra gli altri dal Comune, la sezione Sardgna dell’Associazione nazionale Familiari Italiani, la Pro loco, l’Archivio di Stato e la Cooperativa Archivio Athena, si terrà un convegno per ricordare il grande contributo che i terralbesi diedero combattendo nella Prima Guerra Mondiale. Dopo i saluti dell’amministrazione comunale, Gabriele Espis e Gesuino Loi, appassionati studiosi di storia della Grande Guerra, ricostruiranno la figura di Marcias ma ricorderanno anche gli altri due terralbesi caduti in combattimento: Emanuele Manca e Raimondo Medda, sepolti assieme ad altre centiania di militari isolani, nel cimitero di guerra di Casara Zebio, sull’Altipiano di Asiago.

Erminio Marcias, apparteneva ad una famiglia di agricoltori. Penultimo di sette figli, venne chiamato alle armi nel settembre del 2016. Dopo il periodo di istruzione svolto nel 64° reggimento fanteria, fu assegnato alla brigata Campania e successivamente alla 7° compagnia della brigata Cosenza. Venne ucciso, colpito da una scheggia, durante l’11° battaglia sull’Isonzo. «Esempio costante di mirabile attività e di indomito coraggio – recita la motivazione di assegnazione della medaglia d’oro – non limitò la sua azione a compiere atti di valore personale, ma la rivolse anche a preparare i compagni, a raccogliere i dispersi, ad incitare gli esitanti».