comune
Rete ospedaliera, al sindaco Lutzu il piano non piace
ORISTANO. Il Sindaco di Oristano Andrea Lutzu è contrario al riordino della rete ospedaliera così come proposto dalla giunta regionale che secondo il primo cittadino penalizzerebbe il territorio.La...
26 agosto 2017
1 MINUTI DI LETTURA
ORISTANO. Il Sindaco di Oristano Andrea Lutzu è contrario al riordino della rete ospedaliera così come proposto dalla giunta regionale che secondo il primo cittadino penalizzerebbe il territorio.
La posizione è stata espressa a La Maddalena nel corso della seduta del Consiglio delle autonomie locali. Lutzu, che non ha potuto partecipare per altri impegni istituzionali, ha inviato una comunicazione che è stata distribuita in apertura di seduta. «Voglio esprimere con forza la mia più totale disapprovazione per l'atto aziendale ATS ed il riordino della rete ospedaliera in quanto essi appaiono gravemente penalizzanti per Oristano e per l'intera provincia. Le ragioni di ciò appaiono inspiegabili, soprattutto se si tiene conto del bacino di utenza. L'assunto che la nuova organizzazione sanitaria sarà meno dispendiosa di quella attuale e che ii servizio sarà migliore, sembra ancora meno probabile per la realtà oristanese che vedrà i propri cittadini costretti a migrare verso centri di riferimento distanti e già sovraffollati di pazienti, per vedere soddisfatto il proprio diritto alla salute. Ciò è tanto più grave se si considera che si tratta di popolazioni anziane, spesso molto sofferenti e indigenti».
La posizione è stata espressa a La Maddalena nel corso della seduta del Consiglio delle autonomie locali. Lutzu, che non ha potuto partecipare per altri impegni istituzionali, ha inviato una comunicazione che è stata distribuita in apertura di seduta. «Voglio esprimere con forza la mia più totale disapprovazione per l'atto aziendale ATS ed il riordino della rete ospedaliera in quanto essi appaiono gravemente penalizzanti per Oristano e per l'intera provincia. Le ragioni di ciò appaiono inspiegabili, soprattutto se si tiene conto del bacino di utenza. L'assunto che la nuova organizzazione sanitaria sarà meno dispendiosa di quella attuale e che ii servizio sarà migliore, sembra ancora meno probabile per la realtà oristanese che vedrà i propri cittadini costretti a migrare verso centri di riferimento distanti e già sovraffollati di pazienti, per vedere soddisfatto il proprio diritto alla salute. Ciò è tanto più grave se si considera che si tratta di popolazioni anziane, spesso molto sofferenti e indigenti».