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Associazione ex esposti amianto: «Era ora»

Associazione ex esposti amianto: «Era ora»

ORISTANO. «Era ora». Giampaolo Lilliu, presidente regionale dell’Associazione ex esposti amianto, non nasconde la soddisfazione per il fatto che il cantiere del cavalcaferrovia sia stato finalmente...

26 settembre 2017
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ORISTANO. «Era ora». Giampaolo Lilliu, presidente regionale dell’Associazione ex esposti amianto, non nasconde la soddisfazione per il fatto che il cantiere del cavalcaferrovia sia stato finalmente messo sotto sequestro. Anche l’Associazione aveva presentato un esposto alla Procura per cercare di vedere chiaro in una vicenda dove, alle denunce, sono seguiti mesi di silenzi. La stessa Arpas ha compiuto il sopralluogo dopo la sollecitazione dei carabinieri di Simaxis, il 9 maggio scorso. Quasi un anno dopo la denuncia. «Siamo preoccupati per il fatto che non sembra esistere una fase di preparazione per l’intervento di bonifica. Bisogna che si accerti l’estensione dell’area da bonificare, la profondità, la qualità dell’amianto. Servono indagini specifiche, carotaggi. Serve che l’assessorato regionale alla Sanità vigili sull’operazione». Il piano di bonifica, ricorda Lilliu, «deve essere predisposto da Rete ferroviaria, ma la la Provincia deve controllarlo e verificarlo. Noi insistiamo sul fatto che ulteriori controlli vengano fatti dal Laboratorio regionale sull’amianto, che ha sede a Oristano. Abbiamo lottato per averlo, utilizziamolo». Ancora: «I costi di quest’opera, con le bonifiche, saranno triplicati. Pagherà la comunità». (si.se.)

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