La Nuova Sardegna

Oristano

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Depuratore, l’opposizione attacca

Accuse ad Abbanoa: «Un impegno che non è stato mantenuto»

29 settembre 2017
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LACONI. Un impegno preso e non mantenuto. È l’accordo intercorso ormai due anni fa, nel 2015, tra il Comune e Abbanoa sui depuratori delle borgate cittadine. Sulla questione le opposizioni hanno richiesto copia di tutti gli atti ufficiali e in attesa della documentazione hanno presentato un’interrogazione al sindaco Anna Paola Zaccheddu per aver chiarimenti riguardo all’ iter del progetto. I fatti riportati nell’interrogazione risalgono ad aprile 2015 quando in una lettera l’amministratore unico di Abbanoa Alessandro Ramazzotti assicurava che «Abbanoa aveva individuato nel Piano Regionale di Sviluppo lo Strumento con il quale finanziare le opere per completare il sistema depurativo nelle frazioni di Santa Sofia e Crastu, poiché gli importi totali previsti nell’ambito delle attività sul comparto fognario, permettevano di destinare le cifre necessarie. Con la stessa lettera fissava anche i presumibili tempi per la realizzazione delle opere; l’affidamento dei lavori e l’esecuzione si sarebbero dovute completare entro il 30 giugno 2016. Prometteva, inoltre, di «comunicare l’avvio delle attività e di informare il Comune di tutti i passaggi successivi dell’iter burocratico degli interventi». A ricevimento della nota l’ allora sindaco Paolo Pisu propose di «realizzare assieme, Comune e Abbanoa, sia l’avviamento del depuratore che il completamento del sistema fognario di S.Sofia». Ad oggi, però, nessuno degli interventi risulta portato a compimento e la situazione delle borgate non può essere trascurata. Così i quattro consiglieri della minoranza Simona Corongiu, Giovanni Marini, Carlo Orgiu e Claudio Trogu hanno deciso di interrogare il primo cittadino per conoscere gli sviluppi degli intenti manifestati da Abbanoa e le azioni poste in atto dal sindaco Zaccheddu, subentrato nel frattempo a Pisu, per sollecitare Abbanoa a mantenere gli impegni assunti . (iv.ful.)

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