La Nuova Sardegna

Oristano

Laconi senza scuolabus, lettera a Mattarella

di Ivana Fulghesu
Laconi senza scuolabus, lettera a Mattarella

La mamma di uno dei bambini delle borgate non più servite dal servizio scrive al presidente

05 ottobre 2017
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LACONI. «Undici bambini di cui nessuno sembra preoccuparsi». È un’amara constatazione riportata in lunga lettera, indirizzata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, scritta da Barbara Sulis, madre di un bambino residente nella borgata di Santa Sofia. La questione riguarda la soppressione del servizio di trasporto scolastico.

La decisione di scrivere al Capo dello Stato, quale garante della Costituzione, arriva invece dopo un anno di proteste e rappresenta «l’ultima possibilità» per risolvere il problema. «Ho avuto modo di riascoltare il suo primo discorso a Camere riunite – scrive Barbara Sulis – apprezzandone particolarmente l’attenzione che ha voluto riservare al diritto allo studio e al futuro dei nostri studenti: “garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro diritto al futuro”. Garanzia di uguaglianza e pari opportunità nella formazione delle nuove generazioni – sottolinea Barbara Sulis – sono purtroppo due principi che il sindaco in carica, l’assessore comunale competente e tutta la giunta comunale sembrano non riconoscere a tutti i loro concittadini».

Quindi ripercorre i tratti della vicenda che si trascina da un intero anno scolastico. «In questi mesi, 365 giorni, – si legge ancora nella lettera – abbiamo interessato tutte le istituzioni regionali, il Ministero alla Pubblica Istruzione, la Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico regionale, il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, e il presidente della Comunità Montana di Isili, mentre siamo in attesa di riscontro da parte del Prefetto di Nuoro. Purtroppo dobbiamo sottolineare che la soppressione del servizio di trasporto scolastico per gli undici alunni della scuola dell’infanzia e scuola dell’obbligo residenti nelle Borgate di Santa Sofia, Crastu e Su Lau del Comune di Laconi è, dopo un anno di missive ad ogni istituzione preposta, incomprensibilmente irrisolta».

Dopo la cronistoria di tutta la vertenza, nella lettera si fa riferimento alle ultime iniziative. «Nessuna convocazione, nessuna informazione – scrive Barbara Sulis – fino al 29 settembre, a scuole iniziate. Il Comune ci ha inviato una email invitandoci a manifestare interesse per un servizio di trasporto a domanda individuale ledendo ancora una volta diritti e dignità di bambini e genitori. Credo non sia un’esagerazione – conclude il genitore – affermare che siamo di fronte alla negazione di un diritto sancito dalla costituzione e all’interruzione ingiustificata di pubblico servizio».

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