Strada disastrata: allarme per la 131
di Maria Antonietta Cossu
Paulilatino, protesta del sindaco e consigliere regionale «Servono azioni tempestive per garantire la sicurezza»
16 novembre 2017
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PAULILATINO. Chi ha la sventura di conoscere quel tratto di strada in particolare, sa bene di cosa si parla: le precarie condizioni di sicurezza di lunghi tratti della Carlo Felice sono finite al centro di un’interrogazione regionale. Il pezzo incriminato si snoda da uno svincolo per Paulilatino all’altro per una lunghezza di tre chilometri, ma è solo un esempio del dissesto che denota in vari punti la principale arteria viaria della Sardegna.
Il problema è stato sottoposto all’attenzione del presidente della Regione e degli assessori ai Trasporti e ai Lavori pubblici dall’esponente del Gruppo Misto Domenico Gallus, che ha caldeggiato un intervento risolutivo urgente.
«Il manto bituminoso del tratto di strada della statale 131 che va dal chilometro 119 al chilometro 122 versa in condizioni di forte degrado e rende il transito pericolosissimo», ha rilevato il consigliere regionale, a capo dell’amministrazione paulese.
Secondo Gallus «il deterioramento è maggiore nelle corsie di destra di entrambe le carreggiate e costringe pericolosamente il traffico diretto a Cagliari e a Sassari sulla corsia di sorpasso. È statisticamente provato che durante la stagione invernale, per ovvi motivi dovuti alle condizioni climatiche, il numero di incidenti stradali aumenta, dunque la situazione del manto non potrà che peggiorare».
L’amministratore locale e regionale invoca quindi azioni tempestive per mettere in sicurezza il tratto in dissesto
Gallus ha chiesto ai tre esponenti della giunta sarda se e quali iniziative abbiano intrapreso per risolvere il problema. Certo, la questione del cattivo stato della Carlo felice non riguarda soltanto il tratto vicino a Paulilatino. Il problema, a macchia di leopardo, si presenta un po’ su tutto l’asse viario. Buche e dossi s’incontrano anche lungo la 131 dcn. Un esempio si trova appena passato il ponte Omodeo. Gli automobilisti che procedono in direzione di Ghilarza sono costretti a incolonnarsi nella corsia di sinistra per un centinaio di metri in corrispondenza di un tratto rovinato segnalato dall’Anas ormai quasi due mesi fa. Ma la situazione di Paulilatino è particolarmente grave anche perché corrisponde a un pericoloso incrocio a raso.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il problema è stato sottoposto all’attenzione del presidente della Regione e degli assessori ai Trasporti e ai Lavori pubblici dall’esponente del Gruppo Misto Domenico Gallus, che ha caldeggiato un intervento risolutivo urgente.
«Il manto bituminoso del tratto di strada della statale 131 che va dal chilometro 119 al chilometro 122 versa in condizioni di forte degrado e rende il transito pericolosissimo», ha rilevato il consigliere regionale, a capo dell’amministrazione paulese.
Secondo Gallus «il deterioramento è maggiore nelle corsie di destra di entrambe le carreggiate e costringe pericolosamente il traffico diretto a Cagliari e a Sassari sulla corsia di sorpasso. È statisticamente provato che durante la stagione invernale, per ovvi motivi dovuti alle condizioni climatiche, il numero di incidenti stradali aumenta, dunque la situazione del manto non potrà che peggiorare».
L’amministratore locale e regionale invoca quindi azioni tempestive per mettere in sicurezza il tratto in dissesto
Gallus ha chiesto ai tre esponenti della giunta sarda se e quali iniziative abbiano intrapreso per risolvere il problema. Certo, la questione del cattivo stato della Carlo felice non riguarda soltanto il tratto vicino a Paulilatino. Il problema, a macchia di leopardo, si presenta un po’ su tutto l’asse viario. Buche e dossi s’incontrano anche lungo la 131 dcn. Un esempio si trova appena passato il ponte Omodeo. Gli automobilisti che procedono in direzione di Ghilarza sono costretti a incolonnarsi nella corsia di sinistra per un centinaio di metri in corrispondenza di un tratto rovinato segnalato dall’Anas ormai quasi due mesi fa. Ma la situazione di Paulilatino è particolarmente grave anche perché corrisponde a un pericoloso incrocio a raso.
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