La Nuova Sardegna

Oristano

Cabras, malattie renali: una giornata di sensibilizzazione

di Piero Marongiu

CABRAS. In Sardegna i pazienti con problemi renali in trattamento ambulatoriale sono circa 30mila. Il dato però è in crescita. Circa 1.500 fanno la dialisi nei 38 centri, due dei quali a Oristano...

24 novembre 2017
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CABRAS. In Sardegna i pazienti con problemi renali in trattamento ambulatoriale sono circa 30mila. Il dato però è in crescita. Circa 1.500 fanno la dialisi nei 38 centri, due dei quali a Oristano dispongono di poco più di 50 posti rene. Il 70 per cento dei pazienti in dialisi ha un’età medio alta, ma c’è anche chi, come Daniele Podda di anni ne ha solo 28. L’assistenza, dicono i pazienti, è adeguata, come è ottimale il sostegno garantito sia dalle strutture sanitarie che da quelle istituzionali.

«La Sardegna, con la legge 1985 – spiega Giuseppe Canu, presidente regionale dell’Associazione Sarda Nefropatici, Emodializzati e Trapiantati (Asnet) –, è forse la regione che fornisce il servizio migliore a chi ha la sfortuna di convivere con la nefropatia, perché i pazienti godono di un’ottima assistenza sanitaria e di un sostegno economico, concesso a titolo di rimborso per spese di spostamento, e di un contributo mensile calcolato in base al reddito».

Ogni anno 56 pazienti escono dalla dialisi, ma circa 240 vi entrano: attualmente i trapiantati sono oltre un migliaio. I membri del comitato di Sant’Antonio da Padova, organizzano per domani una giornata di sensibilizzazione e informazione. Si inizia alle 10 nel centro polivalente con un convegno intitolato La prevenzione delle malattie renali. Al tavolo dei relatori, insieme ai medici specialisti Antonio Maria Pinna e Mauro Frongia, il presidente dell’associazione Giuseppe Canu, Stefano Pinna e Mario Poddi in rappresentanza del comitato Sant’Antonio e il campione mondiale di ciclismo su strada e cronometro Walter Uccheddu, atleta trapiantato. Di pomeriggio spazio alla musica con la manifestazione Una Canzone per la vita, organizzato dal comitato Sant’Antonio in collaborazione con la Pro Loco, il centro spettacoli di Nino Fais, l’Asnet e il Comune che ha promesso un contributo economico. Presenta Giuliano Marongiu, sempre pronto a dar voce alla solidarietà.

Alle 15 in piazza Don Sturzo, ci sarà l’apertura dei punti di ristoro e la sfilata delle maschere tradizionali; alle 16 Danze, suoni e canti della cultura popolare; alle 18 Tra canzoni e cabaret e alle 22 A ballu tundu. Tra gli artisti, che hanno aderito a titolo gratuito ci sono Totore Chessa, Benito Urgu, Roberto Tangianu, il coro Su nugoresu diretto dal maestro Michele Turnu, Elena Ledda, Janas, Banditi e Campioni, Scalzi di Cabras, Maria Giovanna Cherchi, Carla Denule, Giuseppe Masia, Nicola Cancedda, Non solo Barritas e molti altri. Parte del ricavato andrà all’associazione dializzati e trapiantati sardi.

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