La Nuova Sardegna

Oristano

Navi da crociera, sarà un 2018 da record

di Enrico Carta
Navi da crociera, sarà un 2018 da record

Il porto oristanese presentato come nuova destinazione in Spagna e in Germania. L’apprezzamento delle compagnie

08 dicembre 2017
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ORISTANO. Gli orizzonti che si restringono diventano opportunità per Oristano la quale ci sta mettendo del suo per farsi largo in mezzo alla concorrenza. Il Mediterraneo a causa del problema sicurezza è diventato più piccolo e in questo spazio ridotto le correnti spingono le navi da crociera verso l’unico porto della costa occidentale della Sardegna dove l’approdo sia possibile anche ai giganti della navigazione. Col Nord Africa e il Medio Oriente che viaggiano a scartamento ridotto, per la città di Eleonora si aprono scenari impensabili sino a poco tempo fa.

Il successo spagnolo. Così, nei giorni scorsi, tra le destinazioni proposte dal coordinamento dell’Autorità di sistema portuale della Sardegna, c’era anche quella oristanese. È un’assoluta novità, ancor più perché il luogo in cui l’offerta è stata presentata ha un certo rilievo. La Sardegna ha infatti partecipato all’International Cuise Summit di Madrid, evento internazionale dedicato proprio al turismo crocieristico – in precedenza c’era stato il passaggio alla fiera di Amburgo –. Sono queste le due porte scelte per fare ingresso nel dorato mondo dei viaggi con le navi da sogno e i primi riscontri spagnoli paiono essere più che positivi. Del resto a Madrid erano presenti i gruppi armatoriali come l’iberica Pullmantur, la tedesca Tui Cruises e l’ambiziosa novizia Virgin Cruises, compagnia del magnate americano Richard Branson che dal 2019 tenterà la scalata al mercato.

Nuovi arrivi in primavera. Massimiliano Daga, presidente del Consorzio Industriale che gestisce l’infrastruttura portuale, lascia intendere che in primavera ci saranno delle belle sorprese. In attesa quindi dell’uovo di Pasqua, il porto si prepara. «Il cammino per arrivare sin qui è stato lungo, ma la novità della destinazione e le potenzialità che il nostro scalo offre sono state molto apprezzate», spiega Massimiliano Daga che ieri ha anche avuto un confronto con l’assessore regionale ai Trasporti, Carlo Careddu. Si chiede la modifica del piano regionale dei trasporti in previsione proprio dell’approdo delle navi da crociera anche a Oristano.

I punti di merito. «La nostra destinazione ha molti requisiti che sono stati apprezzati dai grandi operatori – prosegue il presidente del Consorzio Industriale –, su tutti il fatto che il porto di Oristano sia il primo in Italia ad avere il deposito costiero di gas naturale liquido». È la nuova frontiera del rifornimento di carburante per le grandi navi da crociera e il dettaglio non è passato inosservato. Ma le caratteristiche che rendono la destinazione appetibile sono svariate. Intanto ci sono la posizione geografica baricentrica e i requisiti infrastrutturali che consentono manovre sempre in condizione di sicurezza e di mare calmo. Il porto ha poi due chilometri e seicento metri di banchine utilizzabili sia per operazioni commerciali, oggi pressoché le uniche, sia per l’attracco di navi passeggeri senza che le une escludano la presenza delle altre. Il pescaggio del fondale non è mai inferiore agli undici metri, dettaglio non trascurabile perché a una nave da quattromila passeggeri ne bastano otto e mezzo.

Un 2018 da record. E allora si punta ad attivare il moltiplicatore. Nel 2017 le navi da crociera che hanno raggiunto il porto sono state tre, numero perfetto che però nel 2018 sarà superato con molto piacere, in attesa che arrivino anche i finanziamenti per utilizzare al meglio l’area di colmata allestendo un terminal ad hoc, sistemando il piazzale, le strutture di accoglienza e le banchine.

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