La Nuova Sardegna

Oristano

Giganti in piazza a Riola ma solo per pochi giorni

di Piero Marongiu
Giganti in piazza a Riola ma solo per pochi giorni

Le riproduzioni di un guerriero e di un arciere poste davanti alla parrocchia Il proprietario le ha poi rimosse suscitando reazioni di disappunto  

17 dicembre 2017
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RIOLA SARDO. Qualche giorno fa nella piazza antistante la chiesa parrocchiale, sono comparse due statue di Mont’e Prama riproducenti un guerriero e un arciere. La presenza dei due maestosi guardiani nuragici ha riscosso un consenso pressoché unanime. Ma dalla soddisfazione per l’installazione delle due riproduzioni, realizzate da un artista di San Vero Milis, nel breve volgere di qualche giorno, dopo che le due statue sono state rimosse dal proprietario, è subentrato il disappunto. «Eravamo contenti che finalmente le statue fossero state collocate in paese – dicono i proprietari dell’edicola sul corso, ai quali fanno eco altre persone, compresi i fedeli che uscivano dalla messa domenicale, invece le hanno portate via. Perché?».

Alla domanda risponde un ex amministratore: «Quelle non sono le statue acquistate dal Comune – dice – ma una coppia che doveva rimanere durante un incontro sull’archeologia, al quale ha partecipato anche il libero ricercatore Danilo Scintu, autore di due libri sull’argomento: Le torri del cielo e l’Architettura dell’arcano».

La storia delle due statue parte da molto lontano, e precisamente da quando era in carica la giunta guidata dal sindaco Ivo Zoncu. E poi è proseguita con l’ex sindaco Domenico Ari. Tutto ebbe inizio da un contatto intercorso tra l’amministrazione Zoncu e due studiosi allora impegnati nel sito di Mont’e Prama, i quali ipotizzarono che altre statue potessero trovarsi in territorio riolese. L’amministrazione comunale, attraverso la partecipazione ad alcuni bandi regionali, ottenne dei finanziamenti per la scuola, grazie ai quali potè svincolare importi da destinare al decoro urbano. Quindi anche per l’acquisto delle due statue. Così venne dato il via al progetto. Tutto però si bloccò a causa di una presa di posizione della minoranza consiliare, che ritenne più utile destinare quella cifra (5 mila euro) all’acquisto di giochi per i bambini, da installare nel parco all’ingresso del paese.

Quei soldi però, stando a quanto affermano gli ex amministratori, non erano stati sottratti alle esigenze dei più piccoli, ma utilizzati per la finalità prevista, cioè: per le statue. Intanto, seppure per pochi giorni, i riolesi hanno potuto ammirare la riproduzione del guerriero e dell’arciere, e fare decine di selfie con le statue alle loro spalle. Per averle definitivamente, però, dovranno attendere ancora.

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