La Nuova Sardegna

Oristano

quanto costa la giostra 

Tremila euro di spese annue per un rimborso di duecento

ORISTANO. Chi viene da lontano non lo sa. A volte nemmeno gli oristanesi lo sanno o, se lo sanno, sembrano non badarci troppo. Sarà pur vero che i cavalieri corrono per scelta spinti da una passione...

09 gennaio 2018
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ORISTANO. Chi viene da lontano non lo sa. A volte nemmeno gli oristanesi lo sanno o, se lo sanno, sembrano non badarci troppo. Sarà pur vero che i cavalieri corrono per scelta spinti da una passione infinita, ma è anche vero che quella passione ha un costo. In denaro e in dedizione. Se quest’ultima non è quantificabile, si fa invece molto più in fretta a calcolare le spese affrontate da ciascuno dei protagonisti della corsa. Ed è anche bene ricordare che, in un caso come questo, gli attori principali non possono essere sostituiti con le comparse. Dalle tasche dei cavalieri esce annualmente una cifra che va dai 2.000 ai 3.000 euro. L’oscillazione è legata alla disponibilità di ciascun cavaliere, ma al di sotto della cifra minima è davvero impossibile scendere.

Quali sono dunque le spese che vanno affrontate? Intanto la Sartiglia si fa a cavallo per cui c’è l’animale da curare e seguire. Chi non lo possiede di suo, se lo fa prestare almeno due mesi prima della giostra. C’è da pagare il mangime, c’è da farlo seguire da un veterinario, c’è da provvedere alle ferrature e ovviamente c’è bisogno di una scuderia. Per tutto questo si superano abbondantemente i mille euro di spesa e non sono gli unici costi che vanno affrontati. Serve un costume. Sardo o spagnolo che sia anch’esso ha un costo, anche se non fisso. Ciò che invece va rinnovato di anno in anno è la bardatura ovvero le rosette e i nastri colorati che vengono apposti sui cavalli rendendo unico lo spettacolo offerto dal corteo in sfilata: fanno almeno 500 euro. Tenendosi bassi.

E poi ci sono i due giorni della festa, quando da tutta la Sardegna e anche da oltre Tirreno si riversa in città e nei dintorni un numero di persone da Ferragosto in spiaggia. Solo che quelle persone difficilmente vanno al mare a febbraio, scelgono invece una delle tante scuderie pensando forse che siano aperte all’universo mondo. E così, il piccolo rinfresco per i parenti e gli amici stretti si trasforma in una sorta di banchetto nuziale. Sono soldi anche quelli e non pochi.

Euro dopo euro non è difficile arrivare alla cifra indicata. Si penserà che qualcuno ristori quelle tasche svuotate da tante spese e invece l’unico piccolo compenso arriva dalla Regione che “regala” ai cavalieri per la manifestazione un rimborso spese. Anzi, un mini rimborso di 250 euro che praticamente mai arriva puntuale. Basti pensare che a poche settimane dalla prossima Sartiglia, nessuno dei cavalieri ha ricevuto il bonifico per l’impegno dell’anno scorso. Si è fermi alla mancetta del 2016. (e.c.)

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