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A Sa Costa e nel centro storico strade senza illuminazione

A Sa Costa e nel centro storico strade senza illuminazione

BOSA. Nel millenario scenario di Sa Costa e del centro storico medievale di Bosa l’illuminazione notturna ha una conformazione “a macchia di leopardo”. Diverse, alcune piuttosto datate, le...

05 febbraio 2018
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BOSA. Nel millenario scenario di Sa Costa e del centro storico medievale di Bosa l’illuminazione notturna ha una conformazione “a macchia di leopardo”. Diverse, alcune piuttosto datate, le segnalazioni degli abitanti, dalle vie della parte alta fino a quelle vicine a Corso, nella città del Temo. Anche se per rendersi conto della situazione generale c’è chi suggerisce di raggiungere col buio il belvedere di Sa Santa e dare uno sguardo verso il quartiere oltre il Temo per notare chiazze di luce alternarsi a spazi bui.

In via Belvedere, Ultima Costa, Moroidda, basta qualche goccia di pioggia per mandare in tilt i corpi luminosi. Quando la luce torna non illumina però i percorsi in ciottoli o le scalinate di accesso alle diverse vie, creando non poco disagio e pericolo per gli abitanti nelle zone non raggiunte dai fotoni, tanto più per gli anziani che ancora restano a vivere nel cuore del centro storico.

Più giù, alle pendici del colle di Serravalle, le cose non vanno meglio. Considerato che da diversi giorni c’è chi lamenta l’assenza di illuminazione tra via del Rosario e via Carmine, ad esempio. Problematiche segnalate anche attraverso l’applicazione varata dall’amministrazione civica, pare senza alcuna risposta pratica, almeno secondo quanto riferisce un residente.

Nel quartiere medievale, uno dei più estesi dell’isola, convivono ancora due linee di illuminazione. L’ultima realizzata con lampioni in stile umbertino, molti dei quali però non emettono ancora alcuna luce. Con tutti i problemi del caso per gli abitanti, che la notte si devono dotare di torce o utilizzare quelle degli smartphone per raggiungere casa e riuscire a infilare la chiave nella toppa.

Urge insomma una soluzione definitiva. Anche e soprattutto in vista degli imminenti appuntamenti del locale Karrasegare, in particolare quello delle Cantine in maschera sabato 10 febbraio, rispetto ai quali è necessario garantire un elementare presidio di sicurezza come, appunto, una efficiente illuminazione pubblica. (Al.Fa.)



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