La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa, un Karrasegare senza pienone

Bosa, un Karrasegare senza pienone

Le valutazioni all’indomani della fine del Carnevale. Gli operatori chiedono più attenzione dal Comune

15 febbraio 2018
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BOSA. Come per il contrasto tra il nero di S’Attitidu al mattino ed il bianco di Giolzi alla sera, nella lunga giornata finale del martedì grasso, anche il bilancio economico del Karrasegare ‘Osincu presenta ancora una volta luci e ombre. Preceduto da polemiche, poi stemperate, su norme di sicurezza e omologazione di carri, alla resa dei conti si presentano infatti problematiche certamente da affrontare, considerato che il Carnevale è da tempo una delle irrinunciabili boccate d’ossigeno per l’ancora fiacca economia turistica invernale. «Le presenze mi sembrano in calo rispetto allo scorso anno. Certo abbiamo lavorato, ma non secondo le aspettative. Forse anche perché il principale ritrovo è diventato il Corso» spiega Franco Oliva del Baretto, locale che si affaccia su piazza Monumento. «Sinceramente dal punto di vista economico mi sembra un carnevale non degno di nota. In generale, anche guardando ad altre realtà dell’isola e pur tenendo conto che quello locale è un evento per buona parte spontaneo, credo sia necessaria maggiore attenzione alla preparazione e organizzazione», aggiunge un altro operatore dalla piazza. Andrea Cadoni, della trattoria Le due Piazze sul Corso Vittorio Emanuele, è soddisfatto. «Abbiamo lavorato bene, con locali e turisti in arrivo da tutta l’isola, in particolare da cagliaritano e sassarese». «Occorre tener presente che questa edizione è molto vicina alle festività di Natale e fine anno. Questo, insieme al maltempo, ha forse inciso sulle decisioni degli ospiti di raggiungere Bosa. Ma certamente occorre più attenzione e maggiore capacità di attrazione» in sintesi il pensiero di Francesco Murtas del ristorante Al Gambero Rosso. Per tutti la convinzione è che i riti tradizionali vadano difesi e perpetuati, ma che comunque è necessario essere sempre più competitivi, tanto più rispetto ad altre realtà dell’isola. Dall’associazione Karrasegare ‘Osincu arriva un giudizio complessivamente positivo, «anche se, come ogni anno, sul nostro Carnevale incidono vari fattori per quanto riguarda le presenze. Noi abbiamo fatto la nostra parte, ma riteniamo che l’amministrazione debba avere più attenzione ad alcuni aspetti» afferma il presidente Tonio Casula. In quanto a sicurezza tutto è filato liscio: vigili urbani e barracelli hanno presidiato i principali varchi, mentre i volontari del Comitato della Croce Rossa si sono impegnati con postazioni fisse e mobili durante gli appuntamenti di maggiore presenza di pubblico. Da registrare in tema di ordine pubblico, lunedì pomeriggio, una rissa all’esterno di un market all’ingresso sud di Bosa fra due senegalesi, pare per motivi di “territorio.” Sull’episodio svolgono accertamenti i carabinieri, intervenuti per placare gli animi.

Alessandro Farina



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