La Nuova Sardegna

Oristano

Rifiuti dell’edilizia al centro ippico

Rifiuti dell’edilizia al centro ippico

Bosa, la Forestale scopre e denuncia un 71enne. Il giudice sequestra l’area

21 febbraio 2018
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BOSA. Ha scaricato sul terreno della sua azienda destinata a centro ippico, oltre mille metri cubi di rifiuti provenienti da demolizioni edili, e per questo motivo, a seguito di una richiesta effettuata dalla Procura di Oristano, il giudice per le indagini preliminari ha deciso per il sequestro preventivo dell’intera area.

Le indagini sono state avviate dagli uomini del Corpo forestale che hanno sequestrato una discarica intererrata in località «Sos Leperes», nelle campagne di Bosa, intestato a un 71enne di Macomer, P.S.R. titolare del centro ippico.

Le indagini sono partite a seguito di una segnalazione su un trasporto di rifiuti a bordo di camion che si muovevano tra Alghero e Bosa. I detriti, da quanto appurato, provenivano dal rifacimento di un complesso edilizio nella periferia di Bosa, di proprietà del 71enne.

Secondo l'accusa, i rifiuti venivano trattati con l’auslio di un mezzo cingolato, alla stregua di terre e roccia da scavo, mentre si trattava di macerie, spezzoni di tubi in pvc, tubi in poliuretano, frammenti di laterizi, piastrelle, tubi in corrugato e grandi quantità di potature e tronchi di palma, depositati nel tempo.

Nell'area in cui erano stati interrati, sottoposta a vincoli ambientali e paesaggistici, sarebbero stati effettuati più interventi di «trasformazione», privi però di qualsiasi autorizzazione: era stata realizzata un'area destinata a parcheggio interrando rifiuti anche speciali. Proprio per questo motivo il giudice ha ritenuto di disporre il provedimento del sequestro, tenendo conto che l’area è collocata in una zona di notevole pregio ambientale, e anche per la condotta dell’indagato; la possibilità di inquinamento del sottosuolo è stata giudicata elevata, a tal punto da obbligare il sequestro.

I permessi, invece, erano stati concessi solo per la realizzazione di un parcheggio con l'eliminazione della vegetazione infestante e del livellamento del terreno. Il 71enne avrebbe così violato le norme ambientali e quelle di natura urbanistica e paesaggistica. L'uomo rischia una condanna da 6 mesi a due anni o un'ammenda fino a 26mila euro per lo smaltimento illecito di rifiuti speciali, fino a due anni di arresto invece o ammenda fino a 51mila euro per aver eseguito lavori in assenza di autorizzazione paesaggistica.

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