La Nuova Sardegna

Oristano

l’accusa 

«Lavoro camuffato da tirocinio»

Il collettivo politico Furia Rossa contro i Centri per l’impiego

14 marzo 2018
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ORISTANO. I Centri per l’Impiego scatenano la Furia Rossa. Il collettivo interviene e critica, anzi accusa la gestione di questo strumento in provincia che non è peraltro differente rispetto al resto Sardegna. Il movimento politico giovanile punta il dito contro quella che ritiene come un’abusiva proliferazione di tirocini abusivi nel settore della ristorazione e del turismo. «Occorrono nozioni base di diritto del lavoro – si afferma nel documento –, che gli operatori dei Centri per l’Impiego dovrebbero avere, per sapere che i tirocinanti non possono svolgere attività meramente pratiche e manuali e non possono partecipare alla capacità produttiva di un’impresa. Il tirocinio non costituisce un rapporto di lavoro, ma unicamente un’esperienza formativa per il tirocinante che, grazie all’affiancamento a un tutor, può conoscere dall’interno un determinato contesto lavorativo, vedere e conoscere in modo diretto come si svolge una professione o un mestiere, incrementare le proprie conoscenze e così poter orientare le proprie scelte nel mondo del lavoro». Accade invece, secondo la Furia Rossa, che durante la stagione estiva molti tirocini vengano utilizzati per mansioni lavorative vere e proprie sostituendo così camerieri, lavapiatti, addetti al ricevimento, baristi, banconieri e altre figure affini.

«In questo periodo – prosegue la Furia Rossa –, si nota un incremento delle offerte di tirocinio in questo settore. Particolarmente grave è che alcune di queste offerte, e quindi questa pratica abusiva e illegale, siano veicolate attraverso i canali istituzionali della Regione e promossa dagli uffici dell’Aspal».

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