La Nuova Sardegna

ORISTANO. Una condanna alla precarietà. Questo il triste destino degli alunni della Scuola Media "Eleonora d'Arborea" di Oristano, da mesi costretti al nomadismo per poter svolgere le lezioni di educazione fisica. Un diritto calpestato da una situazione ai limiti del paradosso, del quale si conosce l'effetto ma la cui causa si trova al centro di un tedioso ping pong. Un'odissea nata dall'assenza di una palestra nell'edificio di Piazza Mannu, e complicata dai lavori di ristrutturazione della palestra Tharros, da alcuni decenni un'ancora di salvataggio per l'Istituto. I lavori del PalaTharros hanno costretto professori e studenti a nuovi disagi e migrazioni durante le ore di educazione fisica, prima nel campo polivalente della Scuola Primaria di via Solferino e poi presso la palestra di San Nicola. Distanze tutt'altro che trascurabili e che in diversi casi hanno reso impossibile il normale svolgimento delle lezioni. Quelli che nello scorso anno scolastico erano inconvenienti, però, negli ultimi mesi hanno sconfinato nel campo dell'assurdo. Nonostante i lavori al PalaTharros siano terminati nello scorso settembre, infatti, la palestra non è stata ancora assegnata alla scuola, sebbene sia a norma anche per pubblici spettacoli. L'edificio, assegnato in concessione alla Pallavolo Ariete Oristano, viene sfruttato quotidianamente per partite e allenamenti, mentre rimane inutilizzato ogni mattina, certificando così un cortocircuito di difficile lettura.

Sull’argomento i consiglieri comunali di opposizione Francesco Faderico, Maria Obinu e Efisio Sanna, hanno presentato un’interpellanza. Chiedono di conoscere le «motivazioni impediscono al Comune l’attesa riassegnazione della palestra del PalaTharros alla Scuola Media n. 1 affinché sia finalmente permesso agli alunni dello stesso istituto una più agevole fruizione della previste ore di educazione fisica curricolari».