La Nuova Sardegna

Oristano

gruzzolo conteso tra i meet up 

La lite a 5 Stelle verso l’archiviazione

di Enrico Carta
La lite a 5 Stelle verso l’archiviazione

L’indagine per la denuncia contro Lucia Tomasi non rileva reati

05 maggio 2018
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ORISTANO. La lite a 5 Stelle cucinata in salsa oristanese sembra essere già finita. Magari i militanti di fazioni avverse continueranno a guardarsi in cagnesco e a lanciarsi strali su Facebook, il fatto che si affronteranno in tribunale diventa invece un’ipotesi assai remota. Il pubblico ministero ha infatti chiesto l’archiviazione per il caso della cassa contenente il tesoretto dei meet up cittadini per cui era stata presentata denuncia contro l’attivista Lucia Tomasi. La querela la chiamava in causa per appropriazione indebita, ma secondo la procura non v’è alcun motivo per procedere oltre. Il caso ovviamente non è chiuso, perché i querelanti possono presentare opposizione alla richiesta di archiviazione, azione con la quale si finirebbe di fronte al giudice per le indagini preliminari chiamato quindi a esprimere un’ulteriore valutazione sul caso.

Quel che per il momento è certo è la volontà della procura di non andare oltre, non avendo ravvisato gli estremi per formulare un’imputazione. Bisogna comunque fare chiarezza in una storia che nasce nel momento in cui il Movimento 5 Stelle preparava la sua corsa alle elezioni comunali. In città si erano formati due meet up, Polis che aveva come riferimento il gruppo dell’attuale consigliera Patrizia Cadau e Oristano in Movimento di cui invece faceva parte Lucia Tomasi, assistita in questa breve vicenda giudiziaria dall’avvocato Antonio Tola. A un certo punto sembrava che i due meet up avessero trovato l’intesa giusta per marciare uniti nella scalata a palazzo degli Scolopi. Ben presto però i percorsi si divisero, ma nel frattempo i soldi – poche centinaia di euro con cui i meet up finanziavano le loro attività – erano finiti in un’unica cassa. Da un attivista di Oristano in Movimento che li aveva ricevuti alla presenza di altri attivisti di Polis, erano stati consegnati proprio a Lucia Tomasi. Questa sarebbe poi “scappata” con la cassa – non che si potesse andare molto lontano con quel gruzzolo –, ma così evidentemente non è. Per la procura, la denuncia non ha fondamento. Ora si attendono le contromosse, se ci saranno.

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