La Nuova Sardegna

Oristano

Turismo, connubio possibile con l’agroalimentare

ORISTANO. Fare rete per attrarre i turisti e potenziarne le presenze. È l'obiettivo degli operatori del settore agroalimentare, emerso nell'incontro “Agroalimentare e turismo in Sardegna, le buone...

25 giugno 2018
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ORISTANO. Fare rete per attrarre i turisti e potenziarne le presenze. È l'obiettivo degli operatori del settore agroalimentare, emerso nell'incontro “Agroalimentare e turismo in Sardegna, le buone prassi”, organizzato da Confapi. A fornire dati ed elencare le opportunità legate ad un settore in crescita, il delegato al turismo di Confapi, Martino di Martino. Stando a una ricerca di Coldiretti, la spesa del turista in Sardegna, solo per il cibo, nel 2016 è stata di 93 milioni di euro, 360mila le presenze in Sardegna per il turismo interno, dove per presenze si intende il numero di notti trascorse in albergo. Ma a fronte di questi dati incoraggianti che parlano di un'isola mèta di vacanzieri amanti del bel mare e della buona cucina, ad Oristano la presenza del turista rimane molto bassa. «Tre giorni rispetto ai 4/5 del resto dell'isola – prosegue di Martino – principalmente per la scarsità di strutture ricettive». Turismo mordi e fuggi dunque? «Ciò che è certo è che i nostri prodotti sono molto apprezzati e dobbiamo valorizzarli . Vogliamo andare oltre il numero di presenze richiamate dal passaparola locale».(Caterina Angotzi)

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