La Nuova Sardegna

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Oristano, tributi mai riscossi: un’evasione da 12 milioni

di Enrico Carta
Oristano, tributi mai riscossi: un’evasione da 12 milioni

Negli ultimi cinque anni tantissimi cittadini non hanno saldato il conto al Comune Tari, Tarsu, Imu, permessi edilizi: stanato solo il 5,03% dei cattivi pagatori

30 giugno 2018
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ORISTANO. Pagare le tasse è bello, disse qualche anno fa un ministro che non andò incontro a molto consenso con quell’affermazione. Gli oristanesi, e probabilmente non solo loro, la pensano diversamente rispetto all’ormai dimentica Padoa Schioppa. La discussione dei giorni scorsi che ha portato all’approvazione del bilancio comunale 2017 ha infatti messo in evidenza la scarsa propensione alla puntualità nel pagare quel che il Comune chiede ai cittadini. Imu, Tari, Tarsu, Tia, permessi edilizi, fitti attivi, canoni patrimoniali: nel calderone dell’evasione fiscale ci finisce di tutto e, la cifra di ciò che alle casse dell’amministrazione manca, lievita come il pane durante la notte. In questo caso è una lievitazione lenta, ma costante che dura dal 2012 e su cui sinora non si è riusciti a creare un’incisiva azione di recupero.

L’ingresso dell’Agenzia delle entrate come riscossore dovrebbe servire a recuperare la cifra spropositata che viene sottratta al bilancio. Per ora i numeri sono impietosi e raccontano di un’evasione fiscale che raggiunge la cifra di poco più di 12 milioni e 666mila euro. Per contro gli uffici comunali, negli ultimi cinque anni, sono riusciti a recuperare appena 638mila euro pari allo 5,03% della somma iscritta a bilancio.

Nel resoconto che i revisori dei conti Paola Leo, Luisa Corriga e Giorgio Ibba hanno redatto la cifra mancante viene inserita alla voce dei crediti di dubbia esigibilità. C’è insomma molta perplessità che si possa arrivare a recuperare una parte consistente di quei 12 milioni che gli oristanesi avrebbero dovuto pagare.

Il consigliere comunale Peppi Puddu durante il dibattito ha sollecitato una maggiore attenzione e azioni valide per risolvere almeno in parte il problema riscuotendo la promessa dell’assessore Massimiliano Sanna ad un maggiore impegno. È stata proprio la seduta di Consiglio a sollevare il coperchio. Entrando nel dettaglio delle varie voci, i residui attivi da recupero dell’evasione sono in totale 2 milioni 351mila 737 euro di cui ne sono stati riscossi 168mila 386 ovvero il 7,16%. Per l’Imu la cifra era stata calcolata in 2 milioni 534mila 29 euro con una riscossione che ha raggiunto i 12mila 29 euro (4,74%). L’ammontare totale delle varie Tarsu, Tia e Tari tocca i 6 milioni 439mila 14 euro con una riscossione di 398mila 661 (6,19%). E ancora la cifra mai pagata per i permessi edilizi raggiunge 1 milione 35mila 177 euro dei quali ne sono stati recuperati 53mila 632 (5,18%). In chiusura i fitti attivi e canoni patrimoniali con un’evasione calcolata in 306mila 80 euro e una riscossione di 5mila 425. Appena l’1,77%.

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