La Nuova Sardegna

Oristano

Blitz antidroga, due persone fermate

Blitz antidroga, due persone fermate

Doppia operazione dei carabinieri in campagna a Tramatza e a San Vero Milis

08 luglio 2018
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TRAMATZA. Marijuana nei campi, marijuana in casa. C’è chi finisce in carcere, c’è chi sotto fermo ci rimane una sola notte prima di finire ai domiciliari e dopo aver patteggiato tre anni. Sono stati i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Oristano assieme ai militari delle stazioni di Milis e San Vero Milis, coordinati dal capitano Francesco Giola, a mettere a segno il doppio blitz a Tramatza e a Sa Rocca Tunda, borgata marina del Comune di San Vero Milis.

È stato qui che si è svolto il primo intervento nella mattina di venerdì. Gli uomini dell’Arma hanno perquisito l’abitazione del sanverese Antonio Orro, 38 anni. Evidentemente dei sospetti accompagnavano l’attività dei carabinieri che infatti hanno ritrovato mezzo chilo di marijuana e altro materiale da utilizzare per il peso e il confezionamento della droga. Sono stati sequestrati anche dei contanti che si pensa possano essere frutto dell’attività di spaccio. Ad ogni modo, il 38enne è stato arrestato e processato ieri mattina per direttissima. Di fronte alla giudice Federica Fulgheri, il pubblico ministero Silvia Mascia e l’avvocato difensore Carmine Manca, hanno trovato l’accordo. Antonio Orro ha patteggiato tre anni e 14mila euro di multa, quindi è stato mandato ai domiciliari.

Diverso l’intervento a Tramatza, con l’indagine che ha portato in carcere Mario Piga, allevatore di 57 anni. Durante la notte tra venerdì e ieri, i carabinieri l’hanno trovato mentre innaffiava e curava 250 piante. Il problema è che erano piantine di marijuana nana, chiamata little dwarf autofiorente, che si trovavano al riparo da occhi indiscreti perché nascoste tra un fitto canneto. Evidentemente però il nascondiglio non era così inespugnabile come pensava l’allevatore che ha visto sequestrata anche una grossa somma di denaro che si ritiene possa essere stata generata dall’attività di spaccio. Per lui ora c’è il carcere di Massama, nei prossimi giorni ci sarà l’interrogatorio.

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