La Nuova Sardegna

Oristano

Una raccolta di fondi per far rivivere l’azienda

Nicola Podda
Una raccolta di fondi per far rivivere l’azienda

Arborea, dopo l’incendio Marco Manai vuole provare a ripartire. La sua officina nautica è andata completamente distrutta

13 luglio 2018
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ARBOREA. Il 30 giugno un incendio devastante ha totalmente distrutto il capannone-officina nautica di Marco Manai, ad Arborea.

Il caldo, il vento di levante e la voracità del fuoco non hanno risparmiato nulla, radendo al suolo un’attività nata nel 2002 e nota anche oltre i confini dell’isola. Una vita di lavoro, di sacrifici, andata in fumo. L’incendio è stato di dimensioni talmente grandi, che il fumo sprigionato dalle fiamme era visibile da chilometri di distanza e dal mare.

I Vigili del fuoco hanno impiegato ore per spegnere fiamme alte che hanno reso la struttura del capannone uno scheletro fumante e distrutto tutto quello che nel capannone era custodito: tutta la costosa attrezzatura , tredici imbarcazioni, ventisei motori. In più, anche quello che rappresenta una passione di Manai e della figlia Maura: cinque kart che sono andati distrutti. Ma, dopo il disastro, è necessario ripartire, e non è facile.

Per questo motivo Maura Manai, in accordo con la famiglia, ha dato vita a una raccolta fondi che permetta al padre di poter iniziare a ricostruire. Una pagina Facebook è stata creata per questo motivo e ad essa farà riferimento chiunque vorrà contribuire. Ricostruire, quindi, un’attività partendo da zero e sperando in una mano d’aiuto da parte della comunità di Arborea, e non solo. Con dignità, quindi, si spera che le iniziative già in programma, e quelle che verranno, servano per quella raccolta fondi utile per acquistare le attrezzature necessarie per il lavoro di Manai, e fondamentali per poter ripartire e guardare al futuro con moderato ottimismo. Certo, la strada è in salita, e Marco Manai lo sa, ma è pronto a rimboccarsi le maniche.

«Non ho più nulla, ma se potessi contare sull’attrezzatura necessaria, potrei reiniziare a lavorare e, quindi, potrei sperare di rimettermi in piedi pian piano», ha detto, confidando sulla solidarietà di un paese, una comunità che dimostra attenzione nei confronti di un concittadino in difficoltà. Il danno subito da Manai si aggira intorno ai duecentomila euro.

Un disastro, per di più, che si è verificato in quel periodo dell’anno in cui l’attività di Marco Manai viveva, o avrebbe dovuto vivere, la massima concentrazione di lavoro. Per riportare l’azienda nelle condizioni in cui era prima dell’incendio ci vorrà tempo, ma un grande aiuto potrebbe esser dato dalla solidarietà di tante persone. Infine, la famiglia Manai ha voluto esprimere un forte apprezzamento nei confronti dell’amministrazione comunale e della sindaca Manuela Pintus, a loro vicina sin dal primo momento, quando ancora le fiamme distruggevano la struttura.

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