La Nuova Sardegna

Oristano

SPORT 

Progetto didattico tra Athena e Oristanese

di Stefano Sulis
Progetto didattico tra Athena e Oristanese

ORISTANO. Un progetto intrigante e unico nel suo genere, quantomeno a livello regionale. Oristanese Calcio e Athena Futsal pensano al futuro. E lo fanno insieme, programmando la crescita delle...

15 luglio 2018
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ORISTANO. Un progetto intrigante e unico nel suo genere, quantomeno a livello regionale. Oristanese Calcio e Athena Futsal pensano al futuro. E lo fanno insieme, programmando la crescita delle giovani leve e cullando la loro passione, senza l'assillo del risultato. A partire dalla prossima stagione infatti, i ragazzi della scuola calcio biancorossa si alleneranno, periodicamente, anche con tecnici specializzati nel calcio a 5. «Vogliamo lavorare con i bambini della scuola calcio - ha spiegato Federico Trudu, responsabile del settore giovanile dell'Oristanese -, quelli di età compresa tra i cinque e i dodici anni. A livello europeo, ma potremmo allargare lo scenario anche a livello mondiale, le principali scuole calcio si basano sul calcio a 5. Alcuni tra i più grandi talenti del mondo si sono formati grazie a questo percorso, e non è un caso. Questo sport, infatti, ha delle peculiarità: ti porta a giocare su superfici regolari e in spazi più stretti, questo ti permette di affinare le qualità. Io ho semplicemente pensato di installare questa filosofia anche nella nostra realtà». I settori giovanili sono sotto i riflettori. È pensiero diffuso che l'esasperazione tattica, già in età infantile, vada a discapito della crescita qualitativa: «Il problema è che si ricerca il risultato a breve termine, ma senza lavorare sullo sviluppo del ragazzo. Con questo non voglio dire che non si debba vincere - precisa Trudu -, ma che lo si possa fare con un processo di crescita, anche a lungo termine. Bisogna lasciare ai giovani il diritto di non diventare campioni: dobbiamo accompagnare la loro passione, lasciare che si divertano e insegnare loro delle regole. Alla fine di tutto, lo sport è scuola di vita. Ed è questa la cosa fondamentale».

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