La Nuova Sardegna

Oristano

Detenuto non trasferito, è polemica

Detenuto non trasferito, è polemica

Denuncia di Socialismo Diritti Riforme: «Moglie gravemente malata in Sicilia»

05 settembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Territorialità della pena. Ne parla la Costituzione ed è quell’istituto legislativo che dovrebbe consentire ai condannati di trascorrere il periodo di detenzione laddove è più facile che i parenti possano recarsi a fargli visita. Al carcere di Massama c’è invece un caso denunciato da “Socialismo, diritti riforme” che porta in direzione opposta a quel che dice la legge. La moglie 44enne di un detenuto è affetta da tumore e vive in Sicilia. «Le sue condizioni si sono aggravate con le metastasi – spiega Maria Grazia Caligaris, presidentessa dell’associazione –. Il marito, coetaneo della donna, ha chiesto il trasferimento in una struttura penitenziaria siciliana per potersi avvicinare alla famiglia. Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria però, nonostante una circostanziata documentazione, ha risposto picche. Un esito che lascia senza parole rivelando la scarsa propensione a considerare con umanità situazioni difficili per chiunque».

Esaminando il caso, Maria Grazia Caligaris parla di contraddizione con quanto previsto perfino dalle circolari del Ministero, rifacendosi proprio al mancato rispetto del principio della territorialità della pena. Prosegue poi considerando la situazione carceri in Sardegna nella sua globalità: «Da quando sono stati realizzati i nuovi istituti penitenziari, con un’alta percentuale di cittadini in regime di Alta Sicurezza, è passato in secondo piano il problema della regionalizzazione della pena, sempre enunciata ma mai davvero rispettata. Ci sono poi le numerose circolari ministeriali che raccomandano di favorire i rapporti familiari, ma anche in questo caso si tratta quasi sempre di un principio disatteso. In questo caso particolare poi c’è l’evidenza di una assenza di umanità che lo Stato dovrebbe garantire così come prevede la Costituzione. Il Dipartimento pertanto non può rispondere in modo burocratico laddove le problematiche richiedono invece valutazioni sanitarie e umanitarie. L’auspicio è che la nuova istanza di avvicinamento venga accolta». (e.carta)

In Primo Piano
L’inchiesta

Appalti per lo smaltimento di rifiuti, indagati tre pubblici ufficiali: perquisizioni anche a Sassari

Le nostre iniziative