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Oristano

Bosa, fondi per i lavori a Sant’Antonio: la chiesa potrà riaprire

Bosa, fondi per i lavori a Sant’Antonio: la chiesa potrà riaprire

BOSA. Buone nuove per la storica chiesa dalla caratteristica facciata in trachite rossa, impreziosita da un delicato rosone, sulla sponda sinistra del Temo. Grazie ai fondi del bando regionale per...

20 settembre 2018
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BOSA. Buone nuove per la storica chiesa dalla caratteristica facciata in trachite rossa, impreziosita da un delicato rosone, sulla sponda sinistra del Temo. Grazie ai fondi del bando regionale per la messa in sicurezza degli edifici di culto, con un’integrazione del Comune, sarà possibile eseguire i lavori necessari per riaprire la chiesa. Da diversi anni, a causa delle crepe che ne hanno minato la stabilità, è chiusa al culto. La struttura è stata messa in sicurezza grazie ad impalcature che garantiscono la stabilità, ma l’obiettivo è un restauro che possa permettere la riapertura. «La domanda presentata dalla nostra amministrazione è tra quelle finanziate», afferma il sindaco Luigi Mastino. Per il bilancio del 2019 arriveranno 150mila euro, a cui vanno aggiunti altri 20mila di fondi comunali.

Il culto di Sant’Antonio nella città del Temo ha origini antiche e la festa, che si celebra tra il 16 e il 17 gennaio, è da sempre uno degli appuntamenti di fede più apprezzati e partecipati a Bosa. Attorno alla pira votiva, che da qualche tempo viene allestita nell’area della darsena a due passi dal Temo, sul lato ovest del ponte in trachite, i fedeli si radunano girando tre volte in senso orario e tre anti orario per scongiurare nel corso dell’anno il mal di pancia, questa la credenza popolare. Attorno al fuoco di Sant’Antonio si raccolgono in tarda serata anche le prime maschere del Karrasegare ’Osincu, perché la lunga kermesse carnevalesca inizia proprio all’imbrunire del 16 gennaio.

La festa però, anche per la chiusura dell’edificio dedicato al santo che rubò il fuoco al diavolo per riconsegnarlo agli uomini ha perso un po’ di smalto. Grazie ai fondi in arrivo «Sarà possibile eseguire i lavori necessari alla riapertura al culto di questa importante struttura, che è parte integrante della lunga storia della nostra città. Questo il nostro obiettivo, anche se dovremo aspettare il prossimo anno per avere a disposizione i fondi» conclude il sindaco Luigi Mastino. (al.fa.)

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