La Nuova Sardegna

Oristano

cultura e turismo 

Siti archeologici da valorizzare arrivano fondi per 814mila euro

ORISTANO. Arrivano dalla Regione 814mila euro per gli interventi di scavo, restauro e valorizzazione di nove siti archeologici della provincia. Si inizia insomma a tracciare i primi collegamenti di...

05 novembre 2018
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ORISTANO. Arrivano dalla Regione 814mila euro per gli interventi di scavo, restauro e valorizzazione di nove siti archeologici della provincia. Si inizia insomma a tracciare i primi collegamenti di una rete che potrebbe diventare uno dei principali strumenti di destagionalizzazione e allargamento alle zone interne del turismo. Alla base di tutto i principi della cosiddetta archeologia pubblica: l’idea della Regione è infatti quella di rendere fruibile per sardi e turisti ogni passaggio del percorso di valorizzazione dei siti, dallo scavo fino alla musealizzazione dei reperti. Gli interventi riguarderanno siti dell'epoca prenuragica, nuragica o giudicale. L’intervento di maggiore entità, con 120mila euro, è quello dell’area archeologica di Pidighi nel territorio di Solarussa, che comprende un nuraghe e un villaggio coevo. A seguire ci sono cinque interventi finanziati con 100mila euro: il nuraghe Cobulas a Milis; nel territorio di Aidomaggiore c’è l’area del nuraghe Sa Jua e a pochi chilometri di distanza c’è il complesso nuragico di Iloi e Talasai nel comune di Sedilo. Spostandosi nel Mandrolisai si registra l’intervento nell'area archeologica di Sa Mura, a Samugheo. C’è poi il nuraghe Cuccurada di Mogoro, mentre nel territorio di Assolo è previsto un intervento da 50mila euro nell’area archeologica di Santa Lucia. Altri 64mila euro arriveranno invece a Scano Montiferro per il nuraghe Nuracale.

Capitolo a parte per il sito di Mont ’e Prama nel Comune di Cabras, che rientra fra gli interventi definiti di rilevanza strategica dalla Regione e per il quale deve essere ancora definita la somma del finanziamento. Nel progetto, secondo l’assessore alla Cultura, Giuseppe Dessena, è prevista anche la connessione con vari percorsi, come le piste ciclabili che attraverseranno l’isola da parte a parte secondo il piano regionale sulla mobilità ciclistica.

Davide Pinna

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