La Nuova Sardegna

Oristano

Code, disagi e proteste nella farmacia territoriale

di Maria Antonietta Cossu
Code, disagi e proteste nella farmacia territoriale

Ghilarza. La carenza di farmaci e ausili sanitari sta diventando problema cronico Situazione che si trascina da fine 2018. Non basta la buona volontà del personale

03 ottobre 2019
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GHILARZA. Lunghe code allo sportello e utenti rispediti a casa a mani vuote dopo aver atteso per oltre un’ora il proprio turno: la scena si ripete da più di un anno nel deposito farmaceutico di Ghilarza, ma con il passare del tempo i disagi si sono fatti più frequenti e la carenza di farmaci e di ausili sanitari è diventata un problema cronico.

Appena qualche giorno fa l’ennesimo disservizio: il gestore di due strutture socio-assistenziali della zona non ha potuto ritirare l’alimentazione destinata ai pazienti diabetici perché né il presidio locale né la farmacia territoriale di Oristano disponevano del prodotto.

L’operatrice sanitaria che si è presentata per ritirare le forniture ha protestato preannunciando un reclamo all’indirizzo dell'Assl-Ats di Oristano per lamentare l' ennesimo disservizio e i ritardi dell'azienda. «Questa situazione sta diventando insostenibile e oltre a ripercuotersi sui nostri assistiti tiene impegnati i nostri dipendenti per ore ogni volta che abbiamo necessità di medicinali e medicazioni», ha commentato Agnese Lampreu, presidente della cooperativa L’Arca.

La donna ha rimarcato di aver dovuto fare più volte i conti con la mancanza di farmaci o di presidi destinati agli ospiti delle Comunità alloggio di Ghilarza e Sedilo. Una problematica comune a tanti cittadini alle prese con familiari che dipendono dalla somministrazione di farmaci e alimenti distribuiti solo dalle farmacie territoriali.

Utenti provenienti da una trentina di paesi del Guilcer, del Barigadu e del Montiferru, che oltre al disagio delle trasferte devono sopportare lunghe attese prima di essere serviti.

Sacrifici che più di una volta si sono rivelati inutili per la penuria del materiale e dei prodotti richiesti. A causa di un organico ridotto all'osso il deposito farmaceutico di via Gorizia apre al pubblico due sole volte alla settimana per un totale di otto ore, anche se spesso il personale resta a disposizione dell’utenza ben oltre l’orario di chiusura nonostante il sovraccarico di lavoro. Ma i dipendenti nulla possono quando il problema è l’indisponibilità dei farmaci, degli ausili e della alimentazione, e altro non possono fare se non sollecitare le forniture.

Questa situazione si trascina dalla fine del 2018 apparentemente senza soluzione o misure che limitino i disagi. La direzione dell’Assl-Ats di Oristano aveva provato a riportare la situazione alla normalità assumendo due figure professionali, ma all’interno di una rete composta da tre punti di distribuzione per tutta la provincia - e a fronte di una notevole mole di lavoro - si sono rivelate una goccia nel mare.

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