La Nuova Sardegna

Oristano

Il sindaco in Consiglio dopo le minacce ricevute

di Maria Antonietta Cossu
Il sindaco in Consiglio dopo le minacce ricevute

Ula Tirso, Ovidio Loi in aula dopo il ritrovamento di tre proiettili nelle scale di casa Al primo cittadino la solidarietà del consigliere di Ardauli vittima di un attentato

09 ottobre 2019
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ULA TIRSO. Il grave atto intimidatorio rivolto al sindaco Ovidio Loi approda tra i banchi del consiglio comunale, che si riunirà oggi alle 17. Sarà il primo impegno istituzionale a cui il primo cittadino prenderà parte dopo le minacce ricevute nel fine settimana quando un sacchetto con tre proiettili è stato lasciato sulla scala esterna di accesso alla sua casa nel centro storico. La convocazione dell’assemblea civica è però precedente al ritrovamento delle munizioni e dunque l’argomento non figura all’ordine del giorno, ma è inevitabile che l’amministrazione ulese prenda pubblicamente posizione stigmatizzando l’azione criminale e manifestando solidarietà e vicinanza al primo cittadino.

Sostegno dimostrato sin dalla prima ora dai rappresentanti delle istituzioni, a cominciare dalle forze di maggioranza e di opposizione del paese per poi estendersi ai sindaci del territorio e agli esponenti della giunta e dell’assemblea sarde. Il governatore Christian Solinas e il presidente del consiglio regionale Michele Pais hanno rinnovato l’impegno di tutelare gli amministratori locali che investono quotidianamente tempo ed energie per il bene comune e che sempre più spesso finiscono con il diventare facili bersagli del malcontento di qualcuno. Nonostante i rischi e le armi spuntate, molti di loro decidono di andare avanti, di non piegarsi alla logica della violenza.

Lo ha fatto, ad esempio, il vicesindaco di Ardauli Marco Deiana, reduce da un momento difficile a causa dell’attentato incendiario in cui sono andate distrutte la sua auto e quella della moglie. Alle minacce Deiana ha reagito decidendo di non abdicare al proprio ruolo istituzionale e ha esortato Ovidio Loi a fare altrettanto. «Esprimo a nome mio e dell’amministrazione comunale solidarietà e vicinanza al sindaco di Ula Tirso per l’ignobile atto. Questi gesti non appartengono alla nostra cultura, eppure ultimamente le cose stanno prendendo una brutta piega. Capisco il suo stato d’animo e spero che reagisca con fermezza e che possa continuare con tranquillità e serenità la sua attività di amministratore», ha auspicato il rappresentante di Ardauli.

Ovidio Loi si è preso un po’ di tempo per ponderare qualsiasi decisione legata alla sua permanenza in Comune. Non è escluso che il sindaco sciolga le riserve oggi stesso nel corso della seduta civica.

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